Tre piani d’azione per fare emergere lo sfruttamento e il caporalato in provincia di Siena: questo il risultato degli incontri di un tavolo di lavoro realizzato nell’ambito del progetto Intese(organizzato dalla Prefettura) che si è posto l’obiettivo di contrastare il grave fenomeno presente nel territorio.
Ecco quindi che sono stati portati avanti i piani d’azione locale che, spiega un documento, sono programmi “di azioni concrete volte a migliorare le
condizioni del territorio e la qualità della vita dei cittadini, vittime o potenziali vittime di sfruttamento lavorativo”.
Tre quindi le aree tematiche dove sono stati sviluppati i Pal: Emersione e presa in carico; Abitare e trasporti; Formazioni e inserimento lavorativo. Quasi venti invece i punti che il progetto si propone di attuare.
Tra le finalità da raggiungere ci sono anche: la realizzazione di una rete multilivello interistituzionale composta da PA, forze dell’ordine, associazioni di categoria e aziende che tuteli le vittime di caporalato; la creazione di un osservatorio permanente che fotografi l’evoluzione del fenomeno in provincia; l’attivazione di un numero verde ad hoc dove si possa segnalare potenziali casi di sfruttamento; campagne informative e di sensibilizzazione per i cittadini.
Quanto alle politiche dell’abitare c’è l’intenzione di voler mappare gli immobili vuoti o abbandonati, che possono essere sfruttati per progetti di rigenerazione urbana, housing e cohousing. E sempre in questa ottica i Pal puntano a trovare un’intesa con Siena Casa per recuperare eventuali alloggi.
Non sono meno importanti però gli obbiettivi dal lato del lavoro. C’è infatti la volontà di portare avanti percorsi formativi professionali e civico-linguistici per i migranti. Percorsi che saranno retribuiti.
Tra i soggetti che collaborano alla realizzazione dei Pal ci sono i corpi delle forze dell’ordine, la Prefettura, la Provincia, l’Inail, l’Inps, l’Ispettorato del lavoro di Siena, sindacati, associazioni di categoria, le realtà del volontariato locale, l’Aou senese, l’Asl, la Sds Senese, la Sds Alta Val d’Elsa, i comuni di Buonconvento, Castiglion d’Orcia, Montalcino, Monteroni d’Arbia, Murlo, San Gimignano, San Quirico d’Orcia, Sovicille e Trequanda.
Marco Crimi