Siena

Siena, patto tra comune e aziende per un corretto uso dell’immagine femminile nella pubblicità

Patto tra Comune e aziende per un corretto uso dell’immagine femminile nella pubblicità. Un impegno che l’amministrazione comunale, enti, associazioni di categoria e aziende prendono attraverso la firma di un Manifesto in cui si ribadisce l’importanza del rispetto della parità di genere come fondamento di una società civile.

La firma del manifesto, tra le prime esperienze di questo tipo a livello nazionale, è stata presentata in una conferenza stampa a cui hanno partecipato l’assessore alle Pari Opportunità e Politiche Giovanili, Sara Pugliese e Cinzia Angeli, Senior Manager di Procter&Gamble, che ha portato l’esempio di una grande azienda attenta alle politiche di genere.

<<Presentiamo il “Manifesto per un utilizzo responsabile dell’immagine femminile” in pubblicità perché strumento utile a promuovere modelli di comunicazione ispirati al rispetto della dignità della donna e del principio di pari opportunità>>, ha esordito l’assessore Pugliese. << Non è la prima volta che il Comune di Siena affronta la tematica delle pubblicità lesive della dignità delle persone ma la soluzione scelta dalle passate amministrazioni si inseriva in una fase di controllo e mirava  a reprimere. Questa volta, invece, abbiamo deciso di affrontare il problema su un altro livello, quello culturale, e con un’altra modalità, quella comunicativa, per rendere consapevoli gli operatori pubblicitari – e soprattutto i loro committenti – dell’importanza che le campagne pubblicitarie possano avere per la diffusione di una cultura paritaria e per prevenire lo sviluppo di discriminazioni e violenze culturali ed economiche nei confronti delle donne>>, ha aggiunto Pugliese. << Chi firma il Manifesto, e ringrazio tutti quelli che lo hanno già fatto, dichiara pubblicamente di credere in una rappresentazione della donna moderna, che rifletta le molteplici facce  della realtà femminile. Non solo, si impegna a non associare il proprio marchio o logo a messaggi discriminatori o degradanti con immagini o slogan basati su stereotipi che possano indurre una qualsiasi forma di discriminazione e di violenza nei confronti delle donne. Da oggi, inizia formalmente la campagna di comunicazione e nei prossimi giorni verranno affissi in tutta Siena i manifesti che invitano all’adesione operatori economici e culturali locali>>, ha concluso l’assessore.

<<Come azienda che tocca ogni giorno le vite di 5 miliardi di consumatori e come investitore pubblicitario tra i più importanti al mondo, in P&G sentiamo la responsabilità di usare la nostra voce e quella dei nostri brand per contribuire  a sradicare pregiudizi di genere e a stimolare dibattiti, a volta anche scomodi>>, ha raccontato Cinzia Angeli. <<Campagne come “Share the load” di Ariel, volta a ribaltare lo stereotipo secondo cui il bucato sia esclusiva responsabilità delle donne, “Like a girl” di Always, capace di cambiare l’accezione negativa della frase “come una ragazzina”,  dimostrano il nostro impegno nel combattere qualsiasi stereotipo di genere e nel veicolare un’immagine di donna rispettosa, accurata e realistica>>, ha detto ancora la Senior Manager di Procter&Gamble.

Il manifesto. Il Manifesto per un utilizzo responsabile dell’immagine femminile è promosso dal Comune di Siena per consolidare modelli di comunicazione ispirati al rispetto della dignità della donna e del principio di pari opportunità.

I firmatari ritengono che una rappresentazione delle donne moderna, articolata, che rifletta le molteplici facce della realtà femminile, rispettosa della dignità della persona, possa contribuire allo sviluppo del Paese. Per questo non intendono associare il proprio marchio a messaggi discriminatori o degradanti con immagini o slogan, basati su stereotipi di genere, o che possano indurre una qualsiasi forma di violenza contro le donne.

Nello specifico i firmatari si impegnano a garantire il rispetto della dignità umana e dell’integrità della persona; a evitare slogan sessualmente allusivi; ad articolare la pubblicità con una più moderna concezione dei ruoli e a non propagandare un’unica tipologia di immagine e un canone estetico che celebri la bellezza quale valore assoluto

marco crimi

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