E’stata approvata in consiglio regionale la legge che sostiene con 100mila euro le organizzazioni di volontariato che svolgono attività per il sollievo dei pazienti pediatrici delle strutture sanitarie della Toscana. La norma autorizza il consiglio regionale a concedere per l’anno 2020 contributi una tantum a favore delle organizzazioni di volontariato iscritte nel registro regionale. Si tratta di 100mila euro con procedura automatica sulla base del numero delle domande validamente presentate a seguito della pubblicazione di un avviso pubblico e protocollate secondo l’ordine cronologico di presentazione. A dare la notizia è il consigliere regionale di Italia Viva Stefano Scaramelli in una nota stampa.
“Clown terapia, giochi terapeutici e ogni altro intervento organizzato per dare sollievo e gioia, attraverso il gioco, il teatro, la musica, ai bambini nelle strutture sanitarie della Toscana – spiega-. Dopo l’istituzione dei Pronto soccorso pediatrici, i rimborsi per tutte le spese di viaggio e soggiorno necessarie per visite, controlli pre o post trapianto di organo effettuato in qualsiasi regione italiana, la Toscana con questa nuova legge continua a mostrare massima attenzione verso tutti i bambini e le loro famiglie”.
Lo stesso Scaramelli rimanendo nell’argomento del volontariato ha commentato la nuova legge che va a modificare la 40 del 2005 sull’acquisizione, l’utilizzazione del patrimonio delle aziende sanitarie e la procedura di alienazione dei beni immobili di loro proprietà.
“I beni immobili potranno essere ceduti in via prioritaria a chi già svolge attività di volontariato e assistenza. La nuova disciplina sulla gestione e la valorizzazione del patrimonio immobiliare delle aziende e degli enti del servizio sanitario regionale finalmente porta novità importanti e semplifica il sistema – dice-. Una semplificazione che tocca in particolare la redazione delle perizie di stima, le modalità di pubblicazione dei bandi o degli avvisi di alienazione, la possibilità di praticare ribassi rispetto al prezzo stimato sia in occasione di beni immobili occupati, che in fase di trattativa privata”
“Una norma evoluta che stabilisce – conclude Scaramelli – che i beni siano offerti prioritariamente a coloro che si trovino nella detenzione dell’immobile, ovvero titolari di contratti di concessione, comodato, locazione o fitto, tenendo conto delle migliorie che hanno apportato nel tempo ai beni da alienare, decurtando quindi le spese sostenute, ove debitamente autorizzate e documentate. Un aspetto affatto secondario e che riguarda principalmente quegli immobili già utilizzati da associazioni, oltre che da privati cittadini che abbiano utilizzato il bene per molto tempo”