Siena, restaurati l’organo di Giovanni Piffero e la tenda di Ghino d’Antonio, oggi la presentazione dei lavori

Si terrà oggi, venerdì 27 maggio, alle ore 17, nella sala delle Lupe di Palazzo Pubblico, alla presenza del sindaco Luigi De Mossi, dell’assessore alla Cultura Pasquale Colella e dei professionisti che si sono occupati dei lavori la presentazione dei restauri dell’organo di Giovanni Piffero del Palazzo Pubblico di Siena e della tenda d’organo di Ghino d’Antonio.

Collocato sotto la volta dell’arco divisorio tra la cappella dei Signori e la sala del Mappamondo del Palazzo Pubblico di Siena l’organo cinquecentesco, eccezionalmente importante per i contributi che fornisce all’organologia rinascimentale, è uno dei più antichi conservati oggi al mondo.

La sua costruzione, deliberata dal Concistoro della Repubblica senese il 19 luglio 1519, si deve al maestro organaio Giovanni Piffero con la collaborazione di Giovanni di Pietro detto Castelnuovo per l’ornamento ligneo e del pittore Ghino d’Antonio, autore della doratura della cassa e della tela dipinta recante la rappresentazione della Lupa senese che copre le canne. Il restauro della tela, mai interessata fino ad ora da operazioni conservative, e la manutenzione straordinaria della parte fonica dello strumento, appena conclusi, condotti a circa quarant’anni dall’ultimo intervento, hanno permesso il completo recupero estetico e funzionale del pregevole strumento.

Il restauro Gli interventi saranno presentati dai restauratori Monica Mancini che si è occupata del recupero della tela e da Riccardo Lorenzini, specialista nella conservazione e restauro di organi storici. A seguire nella sala del Mappamondo si terrà un concerto d’organo con lo strumento di Giovanni Piffero suonato dal Maestro Cesare Mancini con un programma di musiche rinascimentali.

L’iniziativa è realizzata nell’ambito della manifestazione Amico Museo ed è a ingresso gratuito. In ottemperanza con le vigenti norme di prevenzione del Covid 19 per la partecipazione all’evento non è richiesta la presentazione di certificazioni (Green Pass). Resta invece l’obbligo di indossare la mascherina FFP2.