Siena, l’appello del nuovo leader delle Sardine: “Mobilitiamoci per Patrick Zaky”

“Siamo in contatto con una ragazza di Amnesty International Firenze, la inviteremo ad una cena di finanziamento e farà un intervento su questo fatto. Bisogna coordinarsi e organizzarsi ma l’idea è valida, il movente per agire c’è. Vogliamo mandare questo messaggio a tutte le associazioni senesi, a tutti i singoli: mobilitiamoci per Patrick Zaky”. E’questa la prima proposta che il nuovo leader delle Sardine di Siena Lorenzo Castelli fa per il nostro territorio e che trova subito un appoggio nel vecchio leader del movimento e membro del Pd Mattia Ciappi e nell’università di Siena.

Se il rettore dell’ateneo, Francesco Frati, ha condiviso questa mattina con il senato accademico la mozione approvata dall’Università di Bologna relativa all’arresto dello studente – che è stata approvata all’unaminità e che chiede ai rappresentanti del governo e dell’Unione europea di seguire attentamente la vicenda-, Ciappi ha invece spiegato come anche i dem locali devono muoversi per chiedere maggiore chiarezza.

Il nuovo leader ha solamente 20 anni ma ha già un passato ‘ da veterano’ all’interno del gruppo. Castelli infatti fa sapere di essere dietro all’organizzazione delle due manifestazioni che si sono tenute l’8 dicembre 2019 e il 16 gennaio di quest’anno in occasione dello spettacolo di Diego Fusaro.La sua nomina  è ancora fresca ma lui ha già pensato a come il movimento senese dovrà muoversi nei prossimi mesi. “In vista delle future elezioni regionali non vogliamo indirizzare nessuno verso uno o l’altro candidato. Siamo la voce dei cittadini, vogliamo che il loro messaggio arrivi alla politica”.

“Vogliamo riportare a galla i contenuti che devono essere messi in risalto e mettere in guardia davanti ai fenomeni del nazionalismo e del sovranismo. I nostri prossimi appuntamenti inizieranno con le cene di autofinanziamento, la prima sarà il 6 marzo, stiamo pensando a Certaldo a Poggibonsi, poi ce ne sarà una a Siena; il 22 febbraio saremo a Viareggio, il 1 marzo alla manifestazione di Grosseto, il 7 a Firenze – prosegue-.Le Sardine nazionali non si devono snaturare, devono continuare in questo percorso e non devono entrare nei partiti politici. Non la penso come Mattia (Ciappi ndr.), il confronto deve partire dal basso e noi non dobbiamo confluire in strutture partitiche”.

Lo stesso Mattia Ciappi è rientrato nuovamente sulle motivazioni dell’addio alle Sardine di Siena e sui rapporti che esse devono avere con la politica.”I referenti provinciali non hanno mandati, deleghe o tempi da rispettare – ci dice-. Così ho ritenuto opportuno dare spazio ai molti ragazzi che mi hanno aiutato in questo progetto”. Come ha scritto in un post, Ciappi ha deciso di portare la propria esperienza all’interno del Pd. “I movimenti hanno una funzione sociale poi è compito dei partiti farsi carico delle denunce e dei problemi all’interno della società civile- sottolinea-. Dal momento che la mia figura poteva mettere a rischio le Sardine come movimento apartitico ho fatto un passo indietro. La relazione con tra Sardine e partiti? Deve essere di fiducia e collaborazione: non ci deve essere solo il Pd, ma anche altre fazioni che contrarie al sovranismo”.

Se per Ciappi quindi è impossibile una mutualità tra Lega, Fratelli d’Italia e il movimento – “un controsenso” –  rimane comunque una possibilità di dialogo con il Movimento 5 Stelle. “Hanno assecondato Salvini e non hanno avuto più un’identità durante la legislatura – conclude-. Ci sono molti delusi che hanno voluto abbracciare le nostre manifestazioni. Penso che i grillini rimasti ma anche i delusi, che si identificano in ideali di sinistra, possono essere coinvolte in un rapporto civile, educato e democratico”.

Marco Crimi