Nel 2023 siamo terzi in Toscana per il tasso di natalità ma la nostra medaglia di bronzo ha il valore del cartone: a Siena, secondo un’analisi dell’Agenzia regionale di sanità , sono venuti al mondo 5,8 bambini ogni mille abitanti, troppi pochi rispetto ai 12,4 morti ogni mille abitanti registrati.
Basso è anche il tasso di fecondità , pari a 1,2 figli per donna in età partoriente. Per evitare la decrescita bisognerebbe essere a quota 2. I risultati si vedono alle Scotte dove alla fine dell’anno scorso i neonati furono 890, il 31% in meno rispetto al 2015.
L’unica cosa che ci ‘salva dall’estinzione’ è il saldo migratorio. “L’arrivo di nuove persone giovani da altri Paesi compensa i nostri saldi negativi”, spiega Giulia Mascagni, docente dell’Università di Siena.
Se Atene piange Sparta non ride: i nostri problemi sono condivisi con tutto il Paese e a voler essere onesti con tutto il Vecchio Continente. I fattori sono molteplici ed elencarli ormai è un mantra: giovani precari, bassi salari, difficoltà di trovare stabilità nel lavoro.
Un aspetto però sembra cucito apposta per il nostro territorio e lo ha fotografato anche la classifica sulla qualità della vita per le fasce d’età de Il Sole 24 ore. Per la spesa destinata alle famiglie e ai loro figli piccoli siamo tra i peggiori in Italia, con il sostegno che è ridotto al lumicino.
“L’aiuto alla genitorialità – prosegue Mascagni – è invece un elemento chiave. Ma in Italia c’è scarso impegno sul tema. Ed inoltre c’è poca alfabetizzazione genitoriale. Essere babbo o mamma non è un’ abilità innata, bisogna investirci”.