Non è mai giusto, non è mai comprensibile. Morire così giovani è qualcosa che va contro la natura, morire a 17 anni mentre si rientra a casa dall’allenamento, una sera d’inverno come tantissime altre, falciati da un’auto pirata che si dilegua nel buio, rende tutto ancora più carico di rabbia oltre che di dolore. In una giornata di fine anno, Siena si ritrova a vivere un incubo doppio: la mattina era stato trovato morto Michele, 22 anni mentre nel tardo pomeriggio Arturo è stato preso da una macchina mentre rientrava a piedi verso casa e per lui il tempo si è fermato in questi 17 anni. Troppo pochi per non poter vivere la famiglia, gli amici, la Contrada, il calcio, la città.
Arturo se n’è andato così, poco dopo il ricovero al policlinico delle Scotte, le lesioni riportate nell’impatto con il mezzo non gli hanno dato scampo. E mentre gli inquirenti proseguono senza soste nelle indagini per dare un volto e un nome al pirata della strada, Siena si stringe nel dolore per questo suo figlio troppo giovane da lasciar andare.
Arturo Pratelli era conosciuto a Siena: frequentava il liceo Sarrocchi – si era trasferito qui dopo aver frequentato il liceo sportivo Galilei – era tifoso della Robur e tra i fondatori dei supporter organizzati ‘Boys’. Contradaiolo dell’Aquila, come la sorella Giorgia, radici trasmesse dal babbo Vincenzo e calciatore della juniores del Gsd Berardenga.
Numerose le testimonianze di affetto e vicinanza, da parte del mondo contradaiolo, dalle istituzioni, dalla scuola che frequentava: “Tutta la Comunità del Sarrocchi si raccoglie in un abbraccio affettuoso attorno alla famiglia del nostro studente Arturo Pratelli, un carissimo ragazzo di cui, nel pur breve periodo che ha trascorso nel nostro Istituto, abbiamo avuto modo di apprezzare la simpatia e la grande umanità”. Il mondo bianconero della Robur, dalla società ai tifosi fino ai protagonisti di ieri e di oggi esprimono pensieri commossi in ricordo di Arturo. “La società esprime un profondo cordoglio per la tragica scomparsa del giovane tifoso Arturo Pratelli, 17enne tra i fondatori del gruppo dei Boys e sempre al fianco della Robur. La presidente Anna Durio, i dirigenti, i calciatori, i tecnici, i dipendenti e i collaboratori tutti porgono le più sincere espressioni di profondo cordoglio alla famiglia e agli amici di Arturo”. Messaggi di cordoglio arrivano anche da altre tifoserie, come quella dei ragazzi della curva nord del Grosseto.
Ieri sera la notizia si è diffusa in pochissimi minuti e le Contrade che avevano in programma serate, hanno interrotto e annullato la musica. Messaggi di cordoglio arrivano dal mondo contradaiolo, a cominciare da quello del priore della Pantera Pasquale Colella, a nome di tutto il popolo. Come sempre accade nei momenti difficili, l’intera comunità senese si è trovata stretta nel dolore in una maniera così forte da risultare incomprensibile a quanti non conoscono da vicino questo microcosmo. E in mezzo alle lacrime di quanti – tantissimi- hanno atteso l’arrivo della salma nell’Oratorio dell’Aquila, nel primo pomeriggio di oggi, si sono levate anche le voci di tanti che ci hanno scritto invocando maggiore controllo su quella strada così buia e senza controlli.
“…la notizia del ragazzo falciato sulla strada di Ampugnano sia di spunto per fare analisi e inchiesta sulla situazione delle strade intorno a Siena – si legge nella lettera inviata da una nostra lettrice- Sono buie MAI un controllo o posto di blocco (…). Molte macchine spesso hanno dispositivi non funzionanti come fari spenti e sono guidate da anziani o persone incapaci di guidare al buio.Nel giro di 1 settimana ci sono stati 2 incidenti mortali e non può essere un caso. I mezzi sulle strade sono triplicati e le strade non si sono adeguate alle nuove condizioni di traffico (…)”.
La camera ardente è stata allestita nell’Oratorio dell’Aquila dove oggi si respira dolore nel mesto viavai di persone, di tantissimi ragazzi che vanno a salutare Arturo. Lunedì alle 10, nella chiesa della Santissima Annunziata il correttore dell’Aquila don Flavio Frignani celebrerà i funerali e verrà l’ultimo saluto al giovane falciato dal pirata della strada che non ha ancora un volto e un nome ma sul quale si sta stringendo grazie ad alcune novità nelle indagini condotte dai carabinieri. Così Siena si prepara a salutare per l’ultima volta uno dei suoi ragazzi, nell’ultimo giorno dell’anno.
Katiuscia Vaselli