Una manifestazione per far sentire la loro voce, un supporto ad un settore che forse è stato lasciato in disparte durante questo terribile periodo. Parliamo delle mense scolastiche che da inizio marzo, anche loro, si sono viste chiudere le porte del lavoro in faccia, senza una concreta certezza futura. Nessun ammortizzatore sociale, cassa integrazione e molte persone che non percepiscono un reddito da mesi. Tutto questo, senza sapere quando e come il loro lavoro potrà ripartire. Questa mattina i sindacati Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs e Fp Cgil, sono scesi in piazza a sostegno di questi lavoratori, una manifestazione nazionale che parte da Roma, ma anche Siena ha voluto partecipare, trovando in Piazza del Duomo.
“Siamo molto delusi dal silenzio dei nostri amministratori locali – fanno sapere i sindacati senesi -, abbiamo mandato molte lettere a tutti i sindaci della provincia, senza ricevere mai risposta nè una manifestazione di interesse. Chiediamo più copertura dagli ammortizzatori sociali e l’apertura delle mense a settembre. Noi andremo avanti anche senza il supporto delle amministrazioni”.
“Il personale ha terminato la copertura dell’ammortizzatore sociale (FIS) con causale ‘emergenza Covid-19’ – sottolineano Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs e Fp Cgil – ed in molti sono senza reddito da 3 mesi per responsabilità delle numerose imprese che non hanno anticipato l’assegno ordinario e per il grave ritardo nella liquidazione dell’indennità da parte dell’Inps. Come ogni anno, molti di questi lavoratori vedranno sospesi i loro contratti a giugno, con la fine dell’anno scolastico, rimanendo senza retribuzione, senza ammortizzatori e senza possibilità di ricercare una nuova temporanea occupazione preclusa dagli effetti della crisi in atto. Quello che è peggio è che si ritrovano anche senza una prospettiva certa rispetto ai tempi e alle modalità di ripresa dei servizi per l’anno scolastico 2020/2021. Pur avendo già più volte sollecitato, senza successo, le Istituzioni, chiediamo ancora a Governo, Regioni, Comuni e Imprese dei confronti per individuare percorsi condivisi e soluzioni per prorogare gli ammortizzatori nell’attesa che la ripresa dell’anno scolastico a settembre, in presenza e in sicurezza per tutti, preveda anche il mantenimento del servizio mensa”.
Niccolò Bacarelli