Siena

Siena tiene contro il caro rifiuti: la Tari è in linea con il 2023 ma è polemica tra Comune e Sei Toscana

La buona notizia, scandita dall’assessore Barbara Magi, è che gli aumenti della Tari nel 2024, per negozi, bar e ristoranti, saranno soltanto dell’1% rispetto ad un anno fa. Per le case addirittura ci sarà un decremento di pochissimi punti percentuali in confronto al 2023.

Dati non scontati per il Comune visto che nel piano economico finanziario predisposto da Ato Toscana Sud, sulle indicazioni dell’Autorità nazionale dell’ambiente, il conto per palazzo pubblico per i servizi di Sei Toscana era decisamente salato, quasi il 5% in più rispetto al 2023.

Ma i cittadini non ne sentiranno gli effetti: le tariffe si mantengono sui livelli dello scorso anno grazie alle risorse recuperate da Sigerico nella lotta all’evasione.

“Ci impegneremo in ogni sede per contenere i costi”, ha detto Magi che poi ha puntato il dito contro Sei Toscana: “Non stanno assolvendo al meglio le loro funzioni. Agli aumenti del piano economico non corrisponde un miglioramento dei servizi”.

L’assessore, stamani in consiglio comunale, ha tirato in ballo direttamente il presidente del gestore dei servizi Alessandro Fabbrini: “Nell’assemblea delle unità territoriali mi ha dato della qualunquista. Ha detto che non capisco come funziona il lavoro svolto da Sei Toscana”.

Stamani l’aula ha dato il via libera sia al piano del servizio rifiuti che alle tariffe Tari. Contrari i voti dell’opposizione. Tra gli interventi più critici c’è stato quello del capogruppo del Pd Giulia Mazzarelli.

“Il servizio non funziona come dovrebbe, ma l’amministrazione non deve criminalizzare il gestore e eviti i distinguo tra buoni e cattivi. Magi dovrebbe impegnarsi a negoziare la migliore gestione del servizio. Non siamo a favore di un aumento della tariffa ma per un miglioramento del servizio. E se questo comporta dei costi aggiuntivi, allora con molta tranquillità e intelligenza bisogna spiegarlo ai cittadini”, le sue parole

La prima rata Tari andrà pagata entro l’1 luglio, la seconda scadrà il 30 settembre, la terza il 2 dicembre. Per chi vive in situazione di disagio economico – famiglia con Isee fino a 6500 euro – è stabilita l’esenzione della tassa. Non pagheranno anche gli ultrasettantenni che vivono da soli e hanno un reddito Isee inferiore a 7500 euro.

MC

 

marco crimi

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