Il giorno dopo l’annuncio è quello delle reazioni. Tutto lo spettro politico e le istituzioni hanno commentato la notizia arrivata ieri a Borsa chiusa: Monte dei Paschi ha conquistato il controllo di Mediobanca.
L’operazione è stata resa possibile dal successo dell’offerta pubblica di acquisto e scambio, che ha raccolto oltre il 62% delle adesioni. Una quota già molto alta, che potrebbe crescere ulteriormente grazie alla finestra per le adesioni tardive, prevista dal 16 al 22 settembre.
“Con questa operazione si dà vita a una nuova forza competitiva tra i leader del settore bancario italiano”, hanno commentato da Rocca Salimbeni. Subito dopo è intervenuto il vicepremier Matteo Salvini, che ha parlato di «giornata storica per il mondo finanziario italiano”.
Dal fronte della maggioranza, anche Francesco Michelotti, deputato di Fratelli d’Italia legato al territorio senese, ha espresso soddisfazione: “I risultati dell’offerta sono il frutto di una grande operazione industriale che riporta Siena, da protagonista, al centro dell’Italia”.
“Il successo straordinario dell’offerta pubblica di acquisto e scambio lanciata da Mps su Mediobanca – commenta Lorenzetti – certifica il valore del lavoro svolto dalla governance di Monte dei Paschi di Siena, a partire dall’ad Luigi Lovaglio e la lungimiranza del Governo. Ora – le parole del candidato di E’ Ora a sostegno di Alessandro Tomasi Simone Lorenzetti – serve un territorio ancora più dinamico, capace di attrarre investimenti e trattenere i giovani talenti, per trasformare questa stagione di rilancio in una reale opportunità di crescita e sviluppo per tutta la comunità”.
Di tono opposto la nota dei componenti delle Commissioni Bilancio di Senato e Camera del Movimento 5 Stelle: “Meloni e Giorgetti hanno messo una banca risanata coi soldi degli italiani a disposizione di un gruppo di scalatori che punta a conquistare Generali e i risparmi dei cittadini”.
Critica anche l’europarlamentare dem Irene Tinagli: “Non avrei mai immaginato un interventismo di questo tipo. È una cosa che avrei preferito non vedere, perché il settore bancario dovrebbe restare un settore di mercato”.
I sindacati, dal canto loro, hanno ricordato che ogni scelta strategica deve passare da un confronto con i lavoratori e garantire la tutela occupazionale.
Intanto sembra segnato il destino dell’attuale amministratore delegato di Mediobanca, Alberto Nagel, e del suo consiglio di amministrazione: le dimissioni potrebbero arrivare già nella riunione convocata per il 18 settembre.
E la notizia del superamento della soglia del 50% da parte di Monte dei Paschi sulle azioni di Mediobanca è stata accolta “con grande favore” da Fondazione Monte dei Paschi. Nel complimentarsi con il board di Rocca Salimbeni, con l’ad Luigi Lovaglio e con i dipendenti Palazzo Sansedoni osserva come “il progetto di integrazione tra le due realtà bancarie porterà grandi benefici a tutto il Paese, oltre che al territorio senese”.
“Confido che questa importante operazione possa tradursi in una nuova opportunità di sviluppo condiviso, dove l’interesse economico e bancario si coniughi al meglio con la tutela di quello che è e deve rimanere un patrimonio con riferimenti locali”, la presa di posizione della presidente della provincia Agnese Carletti.
“Il Monte in questi ultimi anni si è progressivamente reso più ‘resistente’ alle ingerenze politiche che, in passato, ne avevano causato crisi e ridimensionamento”, è l’osservazione del vicepresidente regionale e candidato di Casa Riformista Stefano Scaramelli. ” La forza e il coraggio mostrati negli anni in cui il suo salvataggio non era scontato stanno portando i frutti attesi”.