Siena

Mensa comunale, l’accusa dei genitori: “La giunta Fabio continua a discriminare i non residenti”

Sulla tariffa delle mense il comitato “Cara” mensa comunale senese parla di “un’occasione persa per la nuova giunta intenta, fin dal suo insediamento, a smarcarsi dalle idee discriminatorie portate avanti dalla precedente”.

Il comitato ha osservato come, con le tariffe mensa deliberate dalla giunta Fabio, “la spesa massima è stabilita a 6,40 per Isee sopra i 60mila euro e 6,60 per i non residenti”.

Da qui l’accusa di “discriminazione” perché, si legge in un comunicato, “un non residente paga di più perché non residente, qui la continuità con il lavoro della precedente giunta e il venir meno alle promesse pre-elettorali, quando in un colloquio diretto con la futura sindaco la stessa ci rassicurava che “avrebbe invertito la rotta”, “che non si potevano discriminare i bambini”, “che non si colpiscono le categorie fragili”, che prima di tutto ci deve essere il dialogo””.

“Peccato-aggiungono dal comitato-, da una professoressa ci si sarebbe aspettato di più, magari che ci dia un suggerimento sul come spiegare ai nostri figli che siamo costretti a spostarli dalla scuola dove frequentano da uno o più anni a causa dell’aumento delle tariffe mensa e della difficoltà economica di sostenerle.Ma la sindaco Fabio, come il suo predecessore non risponde alle richieste di incontro dei non residenti inoltrate ormai quasi 2 mesi fa sia a lei che al nuovo assessore.E sia chiaro, il contentino del far pagare i “ricchi” è l’ennesimo sberleffo, un Isee da 60mila euro non ha grossi problemi a sostenere 0,40 centesimi di aumento, un non residente che si sobbarca spostamenti casa scuola lavoro, lo fa con fatica fisica ed economica e non per vezzo ma per necessità”.

“Poi c’è il capitolo “dialogo” -proseguono- , appurato che con i cittadini non residenti non si parla perché contattare uno ad uno i sindaci dei comuni contermini per poi ignorarli da un mese almeno? Per la (dis)continuità con la giunta precedente? Quella che diceva di volere parlare con i sindaci e poi non lo faceva mai? Quindi tutto cambia per non cambiare nulla, aspettiamo con trepidante attesa il riformularsi delle tariffe scuolabus, ricordando che 350 euro all’anno solo per i non residenti è un po tanto, visto che i non residenti utilizzano le stesse fermate dei residenti”.

marco crimi

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