Oltre 99milioni di entrate di euro, un aumento leggero rispetto ai 98 milioni del 2022. Il consiglio comunale ha detto sì al previsionale 2023-2025 con venti voti favorevoli e sei voti contrari.
A sciorinare i numeri contenuti nell’atto all’aula è stato l’assessore Luciano Fazzi che ha chiarito come il bilancio “presenta una gestione corrente finalizzata al mantenimento, e talvolta al potenziamento, dei servizi ai cittadini, in un contesto di ripresa socio-economica che peraltro mantiene inalterata la pressione tributaria su famiglie e imprese”. Quanto agli investimenti “viene accolta la forte eredità dello sviluppo infrastrutturale rappresentato dagli interventi finanziati con i fondi Pnrr”, prosegue Fazzi.
Le entrate di natura tributaria, contributiva e perequativa previste sono di oltre 57 milioni di euro. Poco più di 6 milioni dovrebbero arrivare dai trasferimenti correnti mentre 34 milioni rientrano nel capitolo delle entrate extra tributarie.
Il previsionale rispetta gli equilibri generali e parziali. L’equilibrio di parte corrente, viene raggiunto mediante utilizzo di un milione e 785mila euro di oneri concessori. Tale utilizzo scende a un milione e 310mila euro nei due anni successivi. Non è stato previsto l’utilizzo dell’avanzo presunto di amministrazione 2022.
Le previsioni, continua Fazzi, “tengono prudenzialmente conto di aumenti di spesa come quella dell’energia” ed un altro elemento di criticità “potrebbe essere determinato dallo stralcio delle cartelle esattoriali di importo inferiore a 1.000 euro affidate all’agente della riscossione tra il 2000 e il 2015”.
Di 26 milioni e 500mila euro sarà la giacenza di cassa prevista da gennaio 2023, un incremento sensibile rispetto allo scorso anno.
Soddisfazione è stata espressa dal consigliere di maggioranza di Siamo Siena Maria Concetta Raponi: “Nonostante la tante difficoltà si procede con una politica di investimenti ambiziosi, che però ha grandi rassicurazioni in termini di attuabilità”. Ed ancora: “Questa amministrazione ha sempre avuto un approccio razionale ai problemi, pur fronteggiando tutte le varie emergenze di questo quinquennio”. Il bilancio, aggiunge, “vedrà azioni ed investimenti importanti e non comporterà aumenti di imposte e manterrà alta l’attenzione sui servizi ai cittadini”.
Dalle opposizione duro il commento di Alessandro Masi, consigliere del Pd: “I cinque anni dell’amministrazione ‘del fare’ che?”, si è chiesto il consigliere che ha poi osservato come “dietro l’apparente puntualità ed efficienza” del mandato De Mossi “ci sono valutazioni e decisioni prese di corsa, senza condivisione con la città, nemmeno dentro la stessa maggioranza, con il parere dei revisori che arriva tardi e comunque oltre i 10 giorni dall’approvazione della giunta previsti dal regolamento di contabilità, complice il fatto che gli stessi revisori lo hanno ricevuto con 5 giorni di ritardo a loro volta”. Masi ha segnalato una serie di criticità, contenute nel Dup e nel previsionale, ed ha concluso la sua riflessione accusando l’amministrazione di aver tradotto il suo lavoro di cinque anni in un “minore dinamismo del Comune e minori servizi, con difficoltà a riscuotere le tariffe e con pressione tributaria e fiscale quanto meno invariata”.