La maglia numero sette sulla bara e tutti con la figurina di Alessandro tra le mani. Lacrime, tante lacrime e un dolore così forte da rendere impossibile ogni parola. Ha vinto il silenzio, un silenzio irreale per la perdita di un figlio, di un fratello, di un compagno di scuola, di un calciatore che troppo presto ci ha lasciato. E così stringiamo tutti quella figurina per non farlo andare via, per trattenerlo ancora tra di noi sapendo che il suo ricordo non ci lascerà mai perché Alessandro era uno di quei ragazzi mai banale, generoso che si danno senza chiedere. Così in una chiesa stracolma di gente nel pomeriggio di ieri si sono tenuti all’Alberino i funerali di Alessandro Pieri che domenica mattina, appena 16 anni, ha perso la vita schiacciato dal trattore che stava guidando mentre aiutava il padre nel piccolo terreno di proprietà della famiglia a Quercegrossa.
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