Silvio Franceschelli
E’ ufficiale: a Montalcino, Partito Democratico, Socialisti e Sinistra Ecologia Libertà (Sel) sono alleati. Lo sono sulla base di un programma di governo per il Comune di Montalcino.
“Silvio Franceschelli, candidato sindaco per la coalizione di centrosinistra, ha – spiega Alessandro Nafi, segretario Pd Montalcino – tutte le capacità per avviare e intraprendere una nuova stagione di crescita e di sviluppo per Montalcino. In questi giorni stiamo lavorando al programma elettorale, che sarà stilato con il contributo dei tre partiti che compongono la coalizione ma, soprattutto, tenendo conto delle idee e delle esigenze che emergeranno dagli incontri organizzati durante il “Laboratorio per Montalcino”: un luogo di confronto costante e attento con i cittadini, le associazioni e le categorie economiche del territorio. Anche attraverso questo progetto cerchiamo di realizzare l’obiettivo di avviare una nuova stagione di crescita e di sviluppo nel segno della solidarietà, dell’equità e nel preciso intento di “fare squadra”.
Un programma che, ripartendo da dall’analisi delle luci e delle ombre del passato, si collocherà sin dall’inizio, in una città/territorio nuova, aperta al dialogo e alla collaborazione. “Ci confronteremo – spiegano Massimo Martini, segretario Psi e Lorenzo Faneschi, portavoce Sel – con tutte le forze sociali, politiche ed economiche del territorio. L’obiettivo di questa coalizione è quello di affrontare, uniti, i problemi e le necessità di quanti vivono e lavorano a Montalcino, ovvero di tutti coloro che concorrono a formare uno dei terrori unici nel mondo del turismo e del vino d’Italia, partendo dalla condivisione di principi come la trasparenza, l’onestà, la competenza e l’efficienza dell’azione amministrativa”.
“Montalcino, in un momento di crisi, con prospettive per l’Italia che sono ancora incerte – spiega Silvio Franceschelli, candidato sindaco di Montalcino – è in grado comunque di ricoprire un importante ruolo economico e agricolo e divenire un simbolo importante del Made in Italy di qualità nel mondo. Solo attraverso la tutela del marchio Montalcino, con il sostegno delle aziende che, con i loro prodotti, hanno reso questa città famosa, in Toscana e in tutto il mondo, per l’alta qualità delle sue produzioni, sarà possibile valorizzare il territorio. Il tutto, in un’ottica di sviluppo sostenibile; non è pura coincidenza – sottolinea Franceschelli – se le produzioni di eccellenza nascono in luoghi dove il rispetto per il paesaggio fa parte della vita quotidiana delle comunità, la cui qualità della vita è alta, i redditi medi elevati, il tasso di occupazione buono. Montalcino potrebbe essere – conclude Franceschelli – un modello per il recupero “verde” ed in ampia parte produttivo –commercio, artigianato ed attività produttive di filiera- di elementi strutturali dismessi e abbandonati come le fabbriche di Torrenieri, oltre all’esigenza di sviluppare progetti innovativi volti al restauro, alla manutenzione e al decoro urbano, come, ad esempio, il recupero dei beni storici, artistici e culturali, che rappresentano l’identità della città e ne sono il patrimonio, diventando così una risorsa per tutti, capace di accrescere la ricchezza culturale ed economica di Montalcino”.
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