“Abbiamo redatto un piano triennale delle opere pubbliche realistico, con i piedi per terra, che tiene conto delle esigenze del territorio ma che fotografa le difficoltà finanziarie degli Enti Locali, strozzati dal Patto di Stabilità – afferma il sindaco di Sinalunga Maurizio Botarelli – Per il 2012 infatti l’impegno principale della nostra amministrazione sarà quello di portare a termine i lavori già avviati: la nuova scuola materna di Sinalunga, il campo sportivo di Bettolle, l’asilo nido a Guazzino i cui lavori sono già stati appaltati e l’intervento di riqualificazione della zona del Cassero e dello sferisterio comunale, attualmente in fase di gara”. “Contestualmente, manterremo la forte attenzione sulla manutenzione del territorio con interventi come per esempio l’asfaltatura di via Trento a Pieve di Sinalunga – prosegue il Primo Cittadino – e cercheremo entro la fine del 2012 di dare inizio ai lavori già finanziati, ossia l’ampliamento del cimitero comunale di Rigaiolo e la realizzazione dei marciapiedi a Pieve di Sinalunga, intervento per il quale proprio un questi giorni abbiamo ricevuto un contributo di 100mila euro da parte della Regione Toscana”.
“Per quanto riguarda il piano pluriennale – dice Botarelli – dal 2013 guardiamo al futuro e ai nuovi scenari che si apriranno nell’ambito del regolamento urbanistico, il cui percorso partecipativo con i cittadini prenderà il via entro la fine di questo anno. Con il nuovo strumento urbanistico infatti verranno messe in cantiere le grandi opere infrastrutturali a servizio del territorio, penso per esempio al nuovo polo scolastico e posteggio di Bettolle, alla realizzazione della strada di collegamento tra la 167 e via Trento e a quella tra via Piave e le Persie e via Casalpiano e la Poggiolo Fratta a Pieve di Sinalunga, al raddoppio del palazzetto dello sport sempre a Pieve e al nuovo parcheggio pubblico di Sinalunga”.
“Certo è che lo scenario attuale in cui i Comuni si trovano ad agire è drammatico – precisa il Sindaco – poiché i vincoli imposti dal Patto di Stabilità si sono fatti ancora più stretti rispetto agli anni precedenti. L’obbligo del saldo attivo infatti, sommato ai tagli dei trasferimenti statali, si traduce per la nostra amministrazione in circa 610mila euro in meno per il 2011 e 860mila euro in meno per il 2012, cifre che nonostante una rigorosa politica di riduzione degli sprechi, delle spese generali e di personale dell’ente, oltre che dei costi della politica, non possiamo recuperare se non operando riduzioni delle spesa per le attività culturali, per i contributi alle associazioni, per il trasporto pubblico e per i servizi sociali, turistici e sportivi. Questo perché nella grave situazione di crisi economica nazionale che stiamo vivendo, la nostra amministrazione non vuole agire sulla leva fiscale aumentando l’Irpef, per non gravare sulle spalle dei cittadini”.
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