Sindacati di base a Siena contro la Finanziaria, in 250 in corteo. “La Manovra è una legge di guerra”

Duecentocinquanta persone – studenti, lavoratori, ricercatori – hanno attraversato questa mattina il centro di Siena per lo sciopero nazionale indetto dai sindacati di base contro la legge di bilancio. Un corteo compatto, rumoroso, che ha denunciato quella che le sigle definiscono “una finanziaria di guerra”.
“La nostra mobilitazione nasce contro una manovra che taglia risorse indispensabili per ospedali, scuole e servizi essenziali, spostandole verso un’economia di guerra” afferma Gianni Bassani (Cobas). “Vogliamo contrastare una politica che punta al riarmo invece che al bene dei cittadini. Dispiace che la Cgil non sia qui, nonostante due inviti formali: per noi è un’occasione persa”. Sulla stessa linea Stefano Corsini (Usb): “La legge di bilancio destina fondi enormi agli armamenti, quest’anno e in crescita, mentre mortifica la sanità e il welfare. Dopo le mobilitazioni per la Palestina, oggi il focus è qui: sui diritti sociali che vengono erosi e su un contratto della sanità firmato senza reali risposte”.