Furto da settantamila euro a Castellina Scalo. Un fatto singolare per le modalità, l’ora e la zona dove si è consumato. Nel tardo pomeriggio padre e figlio titolari di un’attività artigianale sono ancora all’interno della loro azienda. Stanno sbrigando le ultime cose dopo una giornata di lavoro. Non si accorgono che qualcuno è entrato e a colpo sicuro si dirige dove il più giovane dei due tiene le chiavi della sua costosa e nuova auto, un’Audi Q7. Il ladro silenziosamente torna su i suoi passi, apre la vettura parcheggiata nel piazzale interno e antistante la ditta e parte. Intanto i due titolari hanno finito e chiudono. Solo in quel momento il proprietario del veicolo si accorge che non ci sono più le chiavi là dove le aveva lasciate. Un attimo di comprensibile esitazione. Corre fuori e solo allora capisce. Al posto della sua vettura solo il vuoto. Immediatamente fa denuncia ai carabinieri di Monteriggioni.
Il veicolo rubato per le sue caratteristiche che lo porta ad essere venduto sul mercato italiano a settantamila euro non passa certo inosservato e l’esperienza dei militari li induce fin da subito a vagliare varie ipotesi e tra queste il mercato clandestino verso Paesi oltre confine. Per questo fin da subito sono state diramate le ricerche in ambito nazionale e non. Gli stessi carabinieri non tralasciano, comunque, anche altre strade perché, forti della loro esperienza, sanno bene che un’auto rubata può essere usata anche per commettere altri reati.
Chissà se le telecamere installate ovunque nel comune di Monteriggioni (un territorio completamente videosorvegliato, per fortuna) compresa Castellina Scalo potranno aiutare nelle indagini.
Cecilia Marzotti