Ragazzi, tra loro anche minorenni, che da tutta Italia si scambiavano filmati e di immagini su pedopornografia, immagini inerenti l’odio razziale, inneggiavano a dittature sanguinarie e stragiste (con reiterate foto di Adolf Hitler, dei simboli del nazi-fascismo e del terrorismo di matrice islamista), tutto in abbinamento con il Best Gore, ovviamente scaricato dai più noti “Dark e Deep web”, un’esaltazione della forza e della violenza come “misura di tutte le cose”
E ‘emerso questo dall’operazione, condotta dai carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Siena, coordinati dal procuratore Antonio Sangermano, della Procura della Repubblica per i minorenni della Toscana, che si chiama Utistici -così gli indagati hanno nominato il loro gruppo su WhatsApp-. L’indagine odierna avviene dopo quella della chat degli orrori: tutto nell’ottobre del 2019 un’operazione condotta dai carabinieri di Siena, dalla nostra città una mamma aveva denunciato tutto, che aveva disvelato l’esistenza di una “chat” denominata “The Shoah Party” e successivamente è stato scoperto che alcuni ragazzi sono riusciti ad accedere in ambienti reconditi del deep web dove era consentito di interagire in condotte di violenza sessuale e tortura su minori, attuate in diretta da adulti – link qui-.
Stavolta le indagini e le nuove perquisizioni degli investigatori hanno portato al sequestro di numerosi smartphone, memorie SD, pc, chiavette Usb e etc., che saranno successivamente analizzati.
Diffusione e detenzione di materiale pedo-pornografico e istigazione a delinquere le ipotesi di reato che ruotavano attorno alla disgustosa chat denominata “Gruppo utistico”, nella quale sono coinvolti numerosi minorenni di tutta Italia.
Come riferiscono i carabinieri dalle loro chat, è emersa una descrizione dettagliata ed inquietante dei loro interessi, paralleli ad una vita apparentemente normale di un adolescente, infatti questa volta nella chat, ci sono anche ragazze, le quali spesso con richieste esplicite, non meno ai compagni maschi, interagiscono a pieno titolo sugli argomenti trattati, avendo consapevolezza del disvalore sociale e criminale delle loro azioni.
Infine, dall’analisi del materiale pubblicato in condivisione nella chat del “gruppo utistico”, sono scattate perquisizioni e interrogatori dei minori coinvolti, al fine di chiarire le loro posizioni. Molto del materiale detenuto, in condivisione e censurabile, è proveniente dagli ambienti del web sommerso, conosciuto come “Dark e Deep web”, ossia quella parte di internet dove solo gli utenti più esperti, riescono ad accedere. Infatti, lì si trova veramente di tutto, soprattutto illegale e spesso ben oltre i confini della sanità mentale”.
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