L’indagine fa luce sulle priorità dei senesi. Marzucchi:«Siamo pronti anche a ragionare con il Pd, purchè si rispetti il programma».
Occupazione, sviluppo, sicurezza e decoro. Ecco quali sono le principali aspettative dei senesi per il futuro. Si è parlato di questo nell’incontro di Società Aperta (Siena futura e Riformisti), ieri pomeriggio, con la presentazione del sondaggio realizzato dal movimento quest’estate e reso pubblico oggi, per la prima volta. Un’indagine che ha preso in considerazione 804 cittadini e ha raccolto in totale 26 voci, indicate dai senesi, sul grado di soddisfazione della città e con l’obiettivo di indicarne le priorità e le possibili soluzioni.
Alla presentazione dell’indagine i consiglieri comunali Mauro Marzucchi e Simone Lorenzetti, l’assessore Leonardo Tafani e Alessandro Corsini.
«Società Aperta – spiega Alessandro Corsini, già candidato sindaco alla lista civica 53100 nel 2013 – ha costruito il suo percorso programmatico su un’indagine di lavoro scientifico, selezionando un esaustivo campione di cittadini maggiorenni e di ambo i sessi, al fine di proporre una strategia che possa essere risolutiva per la città. Dalla mia precedente esperienza con la lista civica 53100, fondata solo da persone che non hanno mai fatto politica, si è creata una forte empatia con Mauro Marzucchi e Società Aperta. Dai dati del sondaggio emerge tutto quello che noi, come lista, avevamo già in testa da tempo». Al primo posto tra le problematiche cittadine spunta la disoccupazione; a seguire il mantenimento delle strade e il decoro urbano. Tra le voci non sono mancate anche le richieste di sostegno allo sviluppo e maggior controllo dell’ordine pubblico e sulla sicurezza.
«Oltre alle problematiche – afferma Mauro Marzucchi – affrontate ogni giorno dai cittadini, abbiamo chiesto nel sondaggio di indicare le qualità che dovrebbe avere il futuro sindaco. La loro posizione ci sembra chiara: si ha bisogno di contare su una persona capace e preparata e che sia l’espressione del territorio che li circonda».
Insomma, in una fase delicata per la città, quello che più si avverte è la necessità di un rilancio del territorio in tutti i suoi aspetti e settori. «Il problema della disoccupazione – continua Marzucchi – è il primo di una lunga serie di proposte e investimenti che sono necessari per la nostra Siena. La nostra strategia si può riassumere in pochi punti, ma concreti. Parliamo di diminuzione della tassazione locale, una tra le più alte d’Italia. Un concreto intervento dello Stato sul patrimonio artistico e culturale della città, unico al mondo. E poi i trasporti e le infrastrutture, perché, ammettiamolo: Siena ha bisogno di “entrare in rete” e tornare competitiva anche sotto il profilo turistico. Per farlo, bisognerebbe staccarsi dal fiorentino-centrismo che da tempo sottrae competenze e posti di lavoro ai territori».
«Ma non solo – prosegue Simone Lorenzetti, consigliere comunale Riformisti -. Bisogna trovare la giusta sinergia con le forze politiche e i comuni limitrofi. Per quanto riguarda il bilancio, il problema dell’indebitamento sembra essersi risolto. Rimane l’alta tassazione che preoccupa la città e per uscire da questa morsa è necessario l’intervento dei Comuni. Un’idea potrebbe essere quella di inglobare i quartieri limitrofi a Siena. Chiamiamo in causa la Regione, oltre che i comuni».
Il programma di Società Aperta vuole essere risolutivo in tutti i campi. «La nostra idea di amministrazione comunale prevede in primo luogo la massima trasparenza dei bilanci, degli investimenti, dei costi del personale e dei consulenti. Nel 2020 si estingueranno le date dei Boc e almeno 6 milioni saranno liberati dal bilancio comunale. Di questi, riteniamo che almeno un milione dovrà essere utilizzato per il contrasto alla povertà estrema. Due milioni per la promozione turistico culturale e l’artigianato locale. Mentre tre milioni per le start-up e per le attività produttive, con un abbassamento della pressione fiscale. La nostra proposta, però, si allarga anche a Siena Casa, con la costruzione di nuove case popolari e al recupero manutentivo di quelle esistenti. Infine, chiamiamo in causa la Finanziaria: se la Fondazione si impegnasse a patrimonializzare la Finanziaria di sviluppo e vi fosse un collegamento con le banche cittadine, si garantirebbe il sostegno alla piccola e piccolissima impresa locale».
Società Aperta, quindi, è pronta ad aprire il dibattito per il futuro della città. «E solo su questo – conclude Marzucchi – si fonderanno le alleanze. Parleremo con tutte le forze politiche, anche con il Pd. Siamo disposti e, soprattutto, pronti a ragionare. Ci confronteremo con tutti e ci muoveremo solo verso chi accoglierà e applicherà le nostre idee».
Michela Piccini