“Salutiamo con favore la chiusura della centrale geotermoelettrica PC2 a Piancastagnaio, un atto storico, atteso da molto tempo dalla comunità locale e chiesto con forza dalle istituzioni, a ogni livello, dalla Regione al Comune di Piancastagnaio, passando per la Provincia e la Comunità montana Amiata Val d’Orcia”. Con queste parole il presidente della Provincia di Siena, Simone Bezzini e l’assessore provinciale all’ambiente, Gabriele Berni commentano la chiusura definitiva della centrale PC2, obsoleta e impattante, avvenuta nei giorni scorsi, dopo 42 anni di attività.
“Questo passo – continuano Bezzini e Berni – apre la strada al piano di riassetto geotermico, risolvendo la criticità maggiore che le istituzioni hanno sempre sottolineato con forza in questi anni. La dismissione di questo impianto, infatti, era uno degli elementi centrali del protocollo d’intesa firmato nel dicembre del 2007 da Regione Toscana, Provincia di Siena, Comunità montana Amiata Val d’Orcia e Comune di Piancastagnaio con Enel Green Power. Il governo sostenibile e compatibile della geotermia in Amiata è sempre stata, e continua a essere, una priorità per gli enti locali e la chiusura di questa centrale è sicuramente un elemento positivo per garantire una gestione di questa risorsa attenta all’ambiente, alla salute pubblica e allo sviluppo sostenibile del territorio”.
“Adesso – concludono Bezzini e Berni – attendiamo la conclusione del termodotto realizzato da Enel Green Power, in fase di conclusione, che porterà calore dalla centrale PC3 all’area industriale di Casa del Corto e l’esito della Conferenza dei servizi della Regione Toscana prevista a fine mese, chiamata a valutare che siano state recepite le prescrizioni emerse dal percorso di Valutazione di impatto ambientale, Via avviato da diverso tempo. L’auspicio è che il piano di riassetto dell’area geotermica di Piancastagnaio possa svilupparsi in tempi rapidi e portare calore per usi civili e industriali, con ricadute positive sul territorio”.