Il gigante del clarinetto Alessandro Carbonare, la stella del violino Ilya Gringolts, il talento della giovane Cosima Soulez-Larivière e il grande pianista Monaldo Braconi eseguiranno brani di Béla Bartók, Charles Ives, Arnold Schönberg, Alban Berg e Luigi Nono. Sarà dunque una vera e propria serata all’insegna delle star del panorama internazionale quella in programma questa sera, martedì 30 luglio, alle 21.15, sul palco della chiesa di Sant’Agostino. Soñando, questo il titolo dell’evento dedicato alla grande musica del Novecento, nell’ambito del Chigiana International Festival & Summer Academy 2023 “Tracce”.
Sul palco si esibiranno, uno accanto all’altro Alessandro Carbonare, storico primo clarinetto dell’orchestra dell’Accademia nazionale di Santa Cecilia nonché dell’orchestra del festival di Lucerna e dell’orchestra Mozart e Ilya Gringolts, celebre violinista, tra i solisti più affermati e ricercati del panorama internazionale odierno. Un tandem unico, reso possibile eccezionalmente dalla cornice del Chigiana International Festival & Summer Academy, dove entrambi gli artisti insegnano in qualità di docenti a corsi di alto perfezionamento musicale.
Accanto a loro, ci sarà la talentuosa giovane musicista franco-canadese Cosima Soulez Lariviére, ex allieva all’Accademia Chigiana dei corsi di violino di Salvatore Accardo e di Ilya Gringolts stesso, vincitrice del Premio “Giovanna Maniezzo” 2021. I solisti si alterneranno sul palco, brano dopo brano, ora in duo, ora in trio, affiancati al pianoforte da Monaldo Braconi, collaboratore di lunga data dell’Accademia Chigiana, protagonista di un’attività solistica e cameristica che lo ha portato ad esibirsi prestigiose sotto la direzione di maestri, tra gli altri, quali Myung Whun Chung, Antonio Pappano, Lorin Maazel, Juraj Valchua, John Fiore, Dmitri Iurowski e Andreas Orozco – Estrada.
La serata si aprirà con l’esecuzione del Trio per violino, clarinetto e pianoforte “Contrasti” di Béla Bartók (1881-1945) che vedrà impegnati, in un’esecuzione che si annuncia più unica che rara, Ilya Gringolts al violino, Alessandro Carbonare al clarinetto e Monaldo Braconi al pianoforte. Composto nel 1938 ed eseguito per la prima volta nella versione completa a New York nel 1940, fu composto da Bartók su commissione del leggendario clarinettista Benny Goodman e del violinista Joseph Szigeti. Proprio del clarinetto e del violino, protagonisti del brano, sono approfondite e sviluppate le possibilità tecniche e espressive, accompagnate dal pianoforte in qualità di comprimario. Seguirà quindi il Largo per violino, clarinetto e pianoforte del compositore statunitense Charles Ives (1874-1954), eseguito per la prima volta sempre a New York nel 1954, 14 anni dopo il Trio di Bartók, pur essendo stato concepito da Ives già a inizio secolo, intorno al 1901. Ives, che all’epoca lavorava come impiegato presso una società di assicurazione perché l’unico modo per “rendere più libero il rapporto con la musica era quello di non farne una fonte di guadagno”, affascinato dal clarinetto, come molti musicisti del Novecento, sovrappone in questo breve brano la melodia atonale, affidata al violino, a quella tonale, sviluppata dal pianoforte, con risultati interessanti soprattutto considerando la data di
composizione.
Il viaggio nel Novecento musicale americano proseguirà quindi con la Fantasia per violino e pianoforte op. 47 composta nel 1949 da Arnold Schönberg (1874-1951), opera elaborata in stile dodecafonico, che appartiene al gruppo degli ultimi cinque lavori ultimati dal musicista negli Stati Uniti prima di morire. A chiudere il programma saranno l’esecuzione prima dei Quattro pezzi per clarinetto e pianoforte op. 5 di Alban Berg (1885-1935) e poi di Hay que caminar soñando per due violini di Luigi Nono (1924-1990), nell’anno del Centenario dalla nascita, che vedrà impegnati uno accanto all’altra, Ilya Gringolts e la sua ex allieva Cosima Soulez Lariviére. Composto nel 1989 e dedicato da Nono a Tatiana Gridenko e Gidon Kremer, il brano muove dalla frase letta da Nono a Toledo sul muro di un chiostro del 1300: “Caminantes no hay que caminar”. O voi che camminate, non vi sono strade, c’è da camminare. In altre parole: non esistono percorsi segnati, strade certe e sicure, ma solo la ricerca incessante, quella di Wanderer o di Prometeo. E prOprio l’immagine dell’andare e del cercarsi un cammino è sottolineata dalle indicazioni dello stesso Nono per gli interpreti di “Hay que caminar” soñando: a loro Nono chiede di fare uso di diversi leggii, liberamente disposti, e di crearsi un percorso fra i leggii “camminando alla fine di ogni parte, cercandoli come cercando in cammino”.
Biglietti disponibili online e alla di Palazzo Chigi Saracini (lunedì-sabato ore 11-18); il giorno del concerto la vendita proseguirà presso le rispettive sedi di concerto, a partire da due ore prima dello spettacolo. Per informazioni, prenotazioni e acquisto biglietti consultare il sito www.chigiana.org o contattare la biglietteria chiamando lo 0577-220922 (ore 11-18 esclusa la domenica) o inviando una email a biglietteria@chigiana.org.
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