Ogni anno, in occasione dei festeggiamenti in onore di Santa Caterina da Siena, i vari comuni del territorio dell’Arcidiocesi offrono a turno l’olio per la lampada votiva, situata nel Santuario cateriniano di Siena. Per l’anno 2013, anno particolarmente importante in quanto la lampada votiva compie 70 anni, sarà il Comune di Sovicille, per la prima volta, ad avere l’onore di questa offerta.
Per l’occasione è stato costituito un “Comitato di Sovicille per Santa Caterina Dottore della Chiesa, Patrona d’Italia e d’Europa, nell’Anno della Fede per il bene comune”. Il Comitato è composto da due Presidenti, nelle persone del Sindaco di Sovicille, Alessandro Masi, e del Vicario generale dell’Arcidiocesi di Siena Mons. Giovanni Soldani, dalla dottoressa Franca Piccini, Segretaria dell’Associazione Internazionale dei Caterinati, dalla dottoressa Antonella Battisti, Vicesindaco del Comune di Sovicille, da Mauro Losi e dal Presidente di Banca CRAS – Chianciano Terme – Costa Etrusca – Sovicille, Ing. Florio Faccendi.
Lo scopo del Comitato è quello di sensibilizzare e coinvolgere la popolazione facendola partecipe dell’importanza dell’evento, organizzando nel nostro territorio due conferenze sulla vita e sull’operato della Santa. Le tematiche, oggetto delle conferenze, riguarderanno: “Santa Caterina e il bene comune” e l’altra “Santa Caterina e il nostro territorio”. Inoltre verrà realizzato un piccolo opuscolo informativo sulla Santa e la sua presenza nel territorio del Comune di Sovicille da distribuire al fine di raggiungere capillarmente la popolazione per questo evento.
L’obbiettivo che si è posto questo Comitato, una volta terminata la fase dei festeggiamenti per l’offerta dell’olio, è quello di continuare l’attività di informazione e sensibilizzazione per far conoscere meglio e tenere alta l’attenzione sull’operato di questa nostra Santa che è stata, e per l’attualità del suo messaggio lo è ancora, una grande protagonista della storia ed ha tenuto alto il nome della cristianità in tutti i tempi. Per questo è nei nostri propositi, anche nel Comune di Sovicille, la costituzione di un gruppo di Caterinati.
L’offerta dell’olio quindi assume una rilevanza particolare per la cittadinanza di Sovicille in quanto Santa Caterina ha soggiornato più volte nel nostro territorio, come riportano importanti fonti storiche. Una di queste è un documento, conservato presso l’Archivio di Stato di Siena, datato 12 luglio 1371, (Gabella dei contratti, 82, c. LXXXX r.), dal quale si evince che Bartolo di Jacopo Benincasa acquista un appezzamento di terra con vigna per sé e per i suoi eredi presso la canonica di Santa Maria a Pilli, dove, come narra il Caffarini, Caterina “ricevette particolari grazie dal Signore”. La famiglia Benincasa, quindi possedeva un piccolo podere presso Santa Maria a Pilli. Dopo la morte di Bartolo, fratello di Caterina e marito di Lisa Saracini, la mamma di Caterina, Lapa e la cognata Lisa, furono esentate dal pagare le tasse su questa vigna e sulla casa di Fontebranda, in quanto beni che queste due donne mantenevano a titolo di dote. Queste notizie sono riportate in un Quaderno cateriniano a cura del professor Paolo Nardi dal titolo: “Sant’Antonio Abate in Siena la Parrocchia di Santa Caterina con note sulla famiglia Benincasa” – Ed. Cantagalli 2009. La grazia che Caterina ottenne nell’oratorio di Santa Maria a Pilli, in un giorno d’estate, fu che chiese ed ottenne l’assoluzione per il suo confessore.
Dobbiamo pertanto sentirci privilegiati della presenza della Santa che, in un momento storico di crisi, come quello che stiamo vivendo, sia luce ed esempio per tutti. La devozione verso la Santa è testimoniata tuttora dalla presenza di una piccola Cappella costruita nel 1796 per volere di Girolamo dei Conti del Testa, Canonico di Provenzano, che volle realizzare all’interno della sua villa in San Rocco a Pilli questa Cappella che ricordasse la presenza della Santa in questa zona.
La Cappellina è attualmente di proprietà privata, ma nella ricorrenza dei festeggiamenti cateriniani, vengono celebrate funzioni sacre e durante l’anno viene usata come luogo di incontro e di preghiera dagli abitanti della zona.