“Quello di oggi è un evento di importanza straordinaria”. Così Giuseppe Gugliotti, sindaco di Sovicille, a margine del convegno ‘Baldassarre Peruzzi pittore et architetto sanese’. Nell’auditorium di Banca centro Toscana-Umbria di Sovicille, l’associazione turistica pro loco Sovicille promuove e co-organizza con il comune, con il patrocinio dell’Università degli Studi e dell’Università per Stranieri di Siena, il convegno scientifico divulgativo dedicato alla figura del grande architetto rinascimentale che si ritiene sia nato ad Ancaiano, nel cuore della Montagnola senese.
“Ci saranno tanti ospiti per una tre giorni nato dalla Pro loco e realizzato in sinergia con le università senesi – prosegue Gugliotti -. L’evento ha poi assunto una dimensione che è andata oltre i confini del comune, ed è diventato di rilevanza nazionale. Sarà presente il sindaco di Carpi ed è già qui la direttrice dei musei della stessa città, dove Peruzzi operò a lungo”. “Il nostro obiettivo – prosegue il primo cittadino di Sovicille – è che questi giorni diventino non solo un’occasione di approfondimento scientifico, ma che proprio da qui partisse un percorso di ulteriore approfondimento”.
Non è voluto mancare Florio Faccendi, presidente di Banca centro Toscana-Umbria di Sovicille, che non ha nascosto la propria soddisfazione: “Questo evento vuole valorizzare le eccellenze del nostro territorio. Già nel 1981 banca Cras, insieme al comune, organizzò un convegno in occasione dei 500 anni della nascita di Baldassarre Peruzzi, un grande personaggio del nostro territorio”. “Noi vogliamo valorizzare il nostro territorio, – commenta Rosanna Recchi, presidente della Pro loco di Sovicille – e non a caso abbiamo pensato alla creazione di un percorso turistico. Non abbiamo voluto sfruttare Peruzzi come un promoter, ma, partendo dalla consapevolezza delle cose importanti, valorizzarle e approfondire la conoscenza del territorio”. “Vogliamo far godere della bellezza del paesaggio – conclude Recchi – e saper far riconoscere le eccellenze di Peruzzi e dei suoi seguaci”.
Emanuele Giorgi