Un rifugio nascosto tra gli alberi, 260 grammi di hashish pronti per oltre 500 dosi, tracce di vita quotidiana nel cuore della macchia: è questo lo scenario che i Carabinieri hanno trovato durante un blitz mirato contro lo spaccio boschivo nei boschi dell’Abetina, a Piancastagnaio. Un intervento che conferma come anche nelle aree più verdi e remote della provincia il fenomeno continui a radicarsi con modalità sempre più organizzate.
L’operazione è stata condotta dai Carabinieri della Stazione di Piancastagnaio, con il supporto del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di Montalcino e del Nucleo Forestale di Abbadia San Salvatore. I militari si sono concentrati nella zona boschiva lungo la SP 66 “della Abetina”, al confine con la provincia di Grosseto: un’area già da tempo ritenuta sensibile e segnalata da cittadini come possibile luogo di incontro tra spacciatori e assuntori.
Gli investigatori, partendo proprio da alcune segnalazioni recenti, hanno deciso di effettuare un controllo approfondito all’interno del bosco. Addentrandosi nella fitta vegetazione, hanno trovato un bivacco perfettamente organizzato, segno evidente di una presenza stabile e ricorrente. Al suo interno c’erano vestiti, teloni impermeabili, carbonella per accendere fuochi, alimenti e altri materiali utili per trascorrere lunghi periodi nella macchia, lontano da occhi indiscreti.
Ma la scoperta più rilevante è arrivata poco dopo: 260 grammi di hashish, già suddivisi e pronti per essere smerciati, una quantità che avrebbe consentito di confezionare più di 500 dosi. La droga è stata sequestrata e il bivacco smantellato.
Le forze dell’ordine, dopo aver messo in sicurezza l’area, hanno richiesto al Comune l’avvio delle attività di bonifica, per eliminare definitivamente ciò che restava del rifugio e impedire che la zona possa essere nuovamente utilizzata dagli spacciatori.
L’operazione si inserisce in un più ampio piano di contrasto al fenomeno dello spaccio in aree boschive, una modalità che negli ultimi anni ha preso piede anche in Toscana, complicando le attività di controllo. Il blitz di Piancastagnaio conferma la linea della prevenzione e della presenza capillare dei Carabinieri nelle zone più isolate del territorio.