Ha spruzzato lo spray al peperoncino negli occhi di un ragazzo di 17 anni, giocatore della squadra di calcio Valentino Mazzola di Siena, provocandogli lesioni al volto e una congestione congiuntivale.
Per questo, all’esito degli accertamenti svolti dalla Polizia, una donna di 48 anni, massaggiatrice della squadra avversaria del Ponsacco, in provincia di Pisa, è stata denunciata per lesioni personali.
I fatti risalgono allo scorso 11 ottobre, quando, al termine della partita di categoria Allievi Regionali tra il Mazzola e il Ponsacco, disputatasi a Siena presso l’impianto sportivo Mazzola, in località Cerchiaia, alcuni giocatori della squadra locale vennero aggrediti prima verbalmente, passando poi alle vie di fatto, da altri calciatori della squadra ospite, apparentemente senza motivo.
Dopo pochi minuti, qualcuno chiamò il 113 e immediatamente intervennero sul posto le Volanti della Questura di Siena, trovando già i sanitari del 118 intenti a medicare il giovane malcapitato, giudicato poi guaribile in 7 giorni.
Dagli accertamenti effettuati sul momento dalla Polizia è emerso che a seguito dell’aggressione da parte di un gruppetto di giovani pisani nei confronti di due senesi, alcuni genitori sono intervenuti per separarli, ma nel parapiglia che si era venuto a creare una donna dello staff del Ponsacco ha spruzzato lo spray al peperoncino, prima in aria e poi verso gli occhi del 17enne senese. Dopo aver identificato tutti i presenti, i poliziotti delle Volanti hanno quindi sequestrato la bomboletta di spray urticante.
Gli elementi raccolti dagli agenti sono stati quindi trasmessi ai colleghi della Squadra Mobile che hanno approfondito gli accertamenti con successive indagini.
Dai riscontri effettuati dagli investigatori è pertanto emerso che la donna, che aveva negato di aver spruzzato lo spray verso gli occhi del ragazzo, lo aveva azionato per ben tre volte colpendo di sfuggita anche il custode del campo giunto in soccorso per porre fine alla colluttazione.
La stessa, massaggiatrice della squadra, aveva poi tentato di nascondere la bomboletta all’interno della borsa.
Ora le pratiche relative sono al vaglio della Divisione Anticrimine della Questura per l’emissione del DASPO.