Dal primo giugno riapriranno le terme in Toscana. A quanto si apprende è questo l’esito dell’incontro in videoconferenza tra Regione, comuni e Federterme. L’accordo tra gli enti porterà alla nascita di un tavolo operativo, attivo già da oggi, che elabori un protocollo per la riapertura in sicurezza degli stabilimenti condiviso che consenta la firma del presidente Rossi sull’ordinanza per il via libera. Soddisfatti i sindaci della provincia di Siena.”Abbiamo deciso di condividere subito un protocollo operativo a livello regionale – dice il sindaco di Chianciano Terme Andrea Marchetti– in modo da permettere la riapertura degli stabilimenti in sicurezza già, se possibile, dal prossimo 1° giugno, al fine di scongiurare il dissesto economico delle nostre aziende e stabilimenti termali, che direttamente e indirettamente coinvolge il tessuto individuale e collettivo delle nostre realtà”.
Contenta anche Agnese Carletti, sindaco di San Casciano dei Bagni: “la Regione Toscana, ha deciso di fare scelte in linea con il Dpcm sulle terme farà un’eccezione e questo è un grande risultato e un grande segnale di attenzione”. Ha lanciato una sfida direttamente a Roma il consigliere regionale Pd Simone Bezzini che ha parlato di una via toscana alla riapertura se sulle terme ” non arriveranno segnali dal Governo”.“Il sistema toscano termale è pronto a ripartire e deve poter ripartire. Gli stabilimenti termali, il settore del benessere, la loro integrazione con le strutture ricettive, al pari degli stabilimenti balneari, sono elementi strategici e fondamentali per l’economia del turismo e l’occupazione nella nostra regione”. Così Stefano Scaramelli, capogruppo di Italia Viva in Regione, che sottolinea come il settore occupi “migliaia di posti di lavoro che con il protrarsi del lock down sono sempre più a rischio”.
Lo stesso Scaramelli chiede alla Regione di intervenire ” quanto prima” e che “da lunedì 25 maggio si possa ripartire con le terme, insieme alle attività sportive e ricreative. Sbloccare questo settore consentirebbe di iniziare a programmare date certe e proposte commerciali attrattive e sarebbe anche garanzia per i tanti lavoratori che rischiano il posto di lavoro”. Susanna Cenni e Beatrice Lorenzin, parlamentari del Pd alla Camera, con una nota , chiedono invece ” che il Governo si faccia carico del sistema terme, prevedendone la riapertura, secondo regole certe, nel rispetto delle norme di distanziato oltre all’implementazione dei sistemi di sanificazione in essere, tutti autorizzati a livello regionale e che garantiscono agli utenti, con misure ad hoc, gli stessi standard di sicurezza delle piscine alimentate ad acqua comune”.