Stadio Franchi: prosegue la battaglia tra Comune e Acr Siena. Carignani: “Non mi spiego la concessione della sospensiva cautelare”

Un calvario che sembra non finire più: il Comune dovrà attendere fino al 25 di gennaio per sapere se potrà mettere finalmente piede allo stadio Artemio Franchi. Il provvedimento di questo weekend del Consiglio di Stato non è certo stato gradito dall’assessore allo sport Lorenzo Loré, ma la motivazione sta nel fatto che in assenza di decisione il Comune sarebbe rientrato al Rastrello. Da qui nasce la richiesta di sospensione cautelare da parte del vecchio presidente di Acr Siena, accolta dal giudice almeno fino all’udienza del 25 gennaio in Consiglio di Stato.

Adesso, come ci ha confermato l’avvocato Massimo Carignani, ci sono vari scenari che si possono aprire.

“La peggiore delle ipotesi per il Comune sarebbe quella della conferma della sospensione cautelare – commenta Carignani -. La seconda ipotesi è quella di non accogliere la sospensione, con il Comune che potrebbe rientrare in possesso dello stadio. La terza strada è quella di accogliere subito la lettura del Tar che ha dichiarato il difetto di legittimità e rinviare al giudice civile”.

Anche se le probabilità sembrano essere a favore del Comune, la storia insegna che è sempre presto per annunciare verdetti definitivi. Carignani, intanto, non nasconde le sue perplessità in merito alla concessione della sospensiva cautelare.

“Non sono un esperto di diritto amministrativo – spiega Carignani -, ma non mi sembra che ci siano gli estremi per confermare la sospensiva. L’Acr Siena non sta svolgendo alcuna attività sportiva, quindi non mi spiego il perché della concessione alla base”.

Qualora il Comune dovesse rientrare al Franchi in tempi brevi, una volta sistemato il manto erboso, ci sarebbero gli estremi per poter giocare le partite. Successivamente, sarà necessario dare il via ai lavori di messa in sicurezza, che riguardano la tribuna coperta e la gradinata.

Pietro Federici