“Il disastro è servito. Hanno affidato il Siena calcio preferendo chi prometteva di fare affari invece di privilegiare l’aspetto sportivo”. Così Bruno Valentini, ex sindaco di Siena e attuale esponente del Partito Democratico, ha commentato le vicende legate all’Artemio Franchi di Siena. “Hanno creduto che avrebbero ristrutturato lo Stadio al posto del Comune – prosegue Valentini -, nella prospettiva di un mega centro commerciale. Hanno esaltato la proprietà armena garantendo investimenti a tappeto sulla città.
“L’Associazione Calcio Noah Siena ha assunto un manager molto vicino all’Amministrazione – si legge ancora -, che ha sfornato una promessa dopo l’altra, come il nuovo stadio da 18mila posti. Hanno inscenato un convegno al Santa Maria della Scala sul “modello Udine”, tanto per gettare fumo negli occhi. Attraverso il senatore leghista Manuel Vescovi, c’è stato un incontro con l’ambasciatrice armena in Italia, dove il Sindaco dichiarò che “Siena e l’Armenia sono unite da un legame storico e culturale (?) profondo” . Erano stati programmati i concerti dell’orchestra nazionale Armena ai Rinnovati e per Capodanno l’Armenian National Philarmonic Orchestra a suonare in Piazza del Campo. A gennaio dell’anno scorso il Sindaco dichiarò che dalla gestione Montanari “Finora nessun segnale di sofferenza da parte della società, rispettati 5 punti su 6. Il Comune non entra nella gestione sportiva”. Non hanno voluto programmare la messa in sicurezza dello Stadio nel Piano delle Opere Pubbliche del Comune (come fatto col Palasport) concedendo addirittura una proroga dell’inizio dei lavori. E ora si svegliano e fanno la voce grossa? Se volete trovare i responsabili di questo disastro, andate al bagno e guardate nello specchio”.