Si allungano i tempi per poter rientrare allo stadio Artemio Franchi: l’udienza fissata per stamani dinanzi al consiglio di Stato avente per oggetto la sospensiva richiesta da Montanari relativa alla sentenza del Tar del 5 gennaio scorso, non ha portato ad alcun risultato. Nessuna sentenza emessa “Partendo da quanto affermato dal Presidente in udienza, è quindi assai probabile che il Consiglio di Stato emetta una sentenza che si pronunci definitivamente sul tema delle giurisdizione, in tempi ragionevoli, ma non nelle canoniche ventiquattro-quarantotto ore”, ha sottolineato in una nota l’amministrazione comunale.
“Rimane al momento per il Comune non percorribile la strada di rientrare immediatamente in possesso delle strutture”, hanno aggiunto da Palazzo Pubblico. Nella vicenda che si trascina da mesi, e che di fatto ha impedito alla Robur di giocare al Rastrello in questa stagione, rientra anche il campo di allenamento Massimo Bertoni.
Durante l’udienza e in netto contrasto con quanto sostenuto nel ricorso di Acr Siena, i legali dell’amministrazione comunale hanno certificato, grazie anche ai verbali redatti dalla Polizia Municipale, lo stato di abbandono e incuria dello stadio “Artemio Franchi “ e del complesso “Massimo Bertoni”, oggetto dell’ormai conosciuta concessione decennale. E’ palese come Acr Siena non abbia svolto i lavori previsti nella concessione e non abbia effettuato in questi mesi alcuna manutenzione degli impianti, causando dunque un danno all’intera comunità senese.
In questa fase, tuttavia, qualsiasi intervento manutentivo del Comune di Siena sulle strutture senza avere certezza del diritto, pregiudicherebbe l’azione giudiziaria intrapresa. Così come qualsiasi nuovo atto amministrativo, teso a far valere l’inottemperanza di altri articoli della concessione decennale sugli impianti, esporrebbe quasi sicuramente a nuovi ricorsi, con tempi ulteriormente dilatati.
“Il dato di fatto – commenta l’assessore allo sport ed edilizia sportiva Lorenzo Loré – è che di fronte a una chiara e palese inadempienza da parte della proprietà di Acr Siena, che è proseguita anche dopo la risoluzione della concessione, il Comune di Siena non ha ancora la possibilità di rientrare in possesso delle strutture di proprietà. Abbiamo fiducia nella giustizia e nei prossimi passi, ma stiamo vivendo una situazione paradossale. Acr Siena non ha adempiuto a quanto sottoscritto, non avviando alcun cantiere all’interno delle strutture. Poi, nonostante i comunicati emessi a più riprese, ha interrotto l’esperienza sportiva, facendo sprofondare la squadra in Eccellenza. Adesso prosegue in questo contenzioso relativo alla gestione degli impianti, inutilizzati da mesi e in completo stato di abbandono. Tralascio anche le questioni relative ai fornitori, salite agli onori della cronaca per i contenziosi in essere”.