Tutto in sospeso tra Emiliano Montanari e i lavoratori Pay Care, una sospensione che ha un sapore cattivo, amarissimo: questa mattina, il presidente dell’Acr Siena era atteso alla sede della Cisl di Siena, insieme ad un dirigente di Pay Care, per presentare un piano industriale. L’incontro era previsto per le 12, ma di Montanari – che aveva manifestato la volontà di assumere 50 lavoratori dell’azienda – nessuna traccia, e le motivazioni, come detto dal segretario generale della Cisl di Siena Giuseppe Cesarano, “sono ignote”.
Ci sarà, quindi, da aspettare ancora per conoscere il futuro dei lavoratori in esubero, ma intanto la posizione sindacale è chiara: la fiducia da parte della Cisl nei confronti di Montanari è relativamente bassa e la situazione rimane quella del 26 luglio 2022, in cui vi è la possibilità di ricollocazione per i lavoratori, con l’auspicio che Pay Care, nel frattempo, trovi una soluzione prima della scadenza del contratto di solidarietà, che scade nel dicembre 2023.
“La situazione rimane in stand by – spiega Cesarano -. È già accaduto che Montanari non si presentasse ad un incontro del genere, e la nostra considerazione nei suoi confronti adesso è molto bassa, speriamo comunque che per questi lavoratori si possa trovare una situazione valida al più presto”.
Dunque, non un buon momento per l’ingegner Montanari, che oltre alla faccenda Pay Care, dovrà anche fare i conti con i punti di penalizzazione dati alla sua squadra, per il mancato pagamento dei contributi di febbraio.
Pietro Federici