Siena

Statalizzazione asili nido, l’assessore Biondi Santi:”Solamente un’ipotesi presa in considerazione per ‘buco’ lasciato da giunta precedente”

Un caso montato solamente per un’ipotesi presa in considerazione a causa del buco da 13 milioni lasciato dalla precedente amministrazione. L’assessore all’infanzia Clio Biondi Santi interviene sulla possibilità che gli asili comunali possano essere statalizzati dall’attuale giunta De Mossi.

Biondi Santi ha risposto alle critiche mosse sia dal consigliere comunale Bruno Valentini che al membro di Articolo 1 Mdp, Fulvio Mancuso Sia l’ex-sindaco che il suo ex vice hanno oggi, in un post su Facebook il primo ed in una nota stampa il secondo, accusato l’attuale ‘governo’ del Comune di voler ridimensionare la propria presenza nei nidi mettendo a rischio la qualità del servizio educativo.

“Stiamo cercando di risolvere una situazione creata da qualcuno prima di noi – spiega l’assessore Biondi Santi-. Proprio perché sono delle eccellenze garantiremo la qualità del servizio. Dobbiamo cercare una soluzione senza gravare sugli altri settori. Il servizio di statalizzazione è soltanto un’ipotesi. Il ministero non ci ha ancora risposto ma se la statalizzazione verrà eseguita il servizio non cambierà per l’utenza perché sarà statalizzato il personale”.

Sui diritti dei lavoratori ha espresso la propria preoccupazione Maria Luisa Ghidoli, della Cgil senese. La rappresentanza sindacale infatti sostiene di non avere avuto ancora delle risposte per quanto riguarda un possibile piano B in caso di diniego da parte del ministero dell’Istruzione su una presa in carico di chi opera negli asili nido locali. Inoltre l’organizzazione sindacale continua chiedere delle soluzioni per quanto riguarda la mancanza di 15 unità lavorative e per l’aumento di incarichi temporanei a discapito di quelli di ruolo.

“Abbiamo già pensato ad un piano B e le scuole rimarranno comunali -fa sapere l’assessore Clio Biondi Santi-. Vogliamo mantenere il servizio al meglio. Proveremo anche con l’ipotesi di una privatizzazione di un nido che varrà data ad una cooperativa. E’ vero poi che mancano 15 unità ma abbiamo dovuto dare la possibilità ad altri servizi di crescere ma non è detto che questi posti di lavoro non verranno sostituiti o assunti. Lo stiamo mettendo in programma per gli anni futuri”.

L’assessore all’infanzia ha poi rigettato le accuse del gruppo di minoranza In Campo che in un comunicato ha attaccato sostenendo che sia stata fatta poca attenzione sull’autorizzazione data a Patrizia Madotto, la tata accusata di avere maltrattato i bambini all’asilo nido di via Carlo Pisacane.

“Le critiche non sono fondate, l’autorizzazione alla Madotto benchè abusiva è stata data comunque però nel maggio dell’anno scorso- conclude Clio Biondi Santi-. Chi è che l’ha data? La precedente amministrazione”.

Marco Crimi

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