La battaglia in Italia per fermare i cibi costruiti in laboratorio è stata vinta, adesso il fronte si sposta in Europa. Ma dopo che la Camera ha approvato la legge che introduce il divieto di produzione e commercializzazione nella Coldiretti di Siena si respira ottimismo.
“Il dossier ora si sposta su quei tavoli – ha affermato il direttore dell’associazione senese Simone Solfanelli – ma il nostro Paese ha fatto d’apripista, così come lo ha fatto in altre occasioni in cui serviva essere innovativi sui temi agricoli”.
Soddisfazione è espressa anche per il nostro territorio. “Siamo a Siena, terra di eccellenze assolute nel mondo. Siamo felici”, ha aggiunto Solfanelli.
La legge, evidenziano da Coldiretti, è “un impegno a difesa della dieta mediterranea ma anche segnale importante per la Ue”. “L’uso delle carni sintetiche – aggiunge Solfanelli – è un attentano alla biodiversità del nostro Paese, alle nostre produzioni agricole oltre che alla salute degli italiani. Su questo tema la scienza deve andare avanti e deve indagare”.
Per stoppare l’arrivo dei cibi sintetici dalle nostre tavole è stato decisivo il supporto della Toscana che ha fatto la sua parte con 100 amministrazioni comunali coinvolte ed una petizione firmata da 30mila persone.
MC
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