Stop all’assegno di disabilità per chi lavora, Potere al Popolo: “È fascismo sociale, dove sono i sindacati?”

“Non ci mobilitiamo per un antifascismo di facciata o retorico. Quello che sta accadendo è una forma di fascismo sociale che non può passare sotto silenzio. Dove sono i sindacati che dovrebbero tutelare i lavoratori, in particolare i più fragili? Dove sono i partiti di sinistra?”. Se lo chiede Michele Vittori, di Potere al Popolo, presente oggi al presidio del suo partito di fronte alla sede dell’Inps. Oggetto contestayo nella manifestazione è stata la comunicazione fatta qualche giorno fa dallo  stesso Istituto che ha annunciato che l’assegno di invalidità parziale non potrà essere più concesso se il disabile effettua una qualsiasi attività lavorativa produttiva di reddito anche se questa sottostà al limite dei 4.931,29 euro. “In pratica solo se sei indigente e hai un’invalidità superiore al 74% allora puoi percepire un assegno che ammonta in media a neanche 300 euro – affermano da Potere al Popolo Siena -Non é soltanto una questione di dignità ed inclusività, ma anche di sopravvivenza e di diritti sociali!”. Il partito, in una nota, aveva anche accusato anche il Governo: “ragiona di sgravi fiscali alle imprese, che come al solito verranno reperiti tramite tagli allo stato sociale – spiegano-. É evidente che i nemici non sono i percettori di Reddito di Cittadinanza, come stanno cercando di insinuare, scatenando l’ennesima guerra tra poveri. Dobbiamo tutti insieme, invece, combattere un Governo che diretta emanazione di Confindustria, che fa gli interessi di una élite e che sfrutta e affama, colpendo soprattutto i più fragili”. “Il provvedimento dell’Inps pone i lavoratori di fronte ad un bivio. Occorre scegliere tra l’assegno di invalidità e il lavoro che per queste persone rappresenta anche integrazione e socializzazione. Su questo punto non si sente la voce di partiti e grandi media -prosegue invece Vittori-. Siamo tornati in strada e continuiamo a denunciare le ingiustizie. Questo provvedimento è paradigmatico della linea dell’Esecutivo Draghi: si colpisce i più deboli per arricchire sempre meno persone. Ci sono sempre più ricchi e sempre più poveri”

MC