Strade Bianche, Bellini: “Siena capitale del ciclismo, ma ancora dobbiamo sfruttare le sue potenzialità”

Fango, polvere, sudore e fatica: gli eroici di tutto il mondo sono pronti a darsi battaglia all’edizione 2022 della Strade Bianche, la Classica del Nord più a Sud d’Europa. Ci eravamo lasciati con van der Poel con le braccia al cielo all’ombra dell’imponente Torre del Mangia, questo è lo scatto che ha segnato il 2021, con pochissime persone presenti a causa dell’emergenza sanitaria. Il 2022 segna un punto di rinascita, la Strade Bianche è infatti tra le prime competizione sportive del ciclismo a radunare i campioni di tutto il mondo, ma quest’anno, a fare da protagonista, sarà il calore del pubblico che, finalmente, potrà tornare a supportare i suoi eroi. Con oltre 150 professionisti e oltre 6mila amatori provenienti da tutto il mondo per partecipare alla Gran Fondo il giorno successivo, Siena si prepara a essere la vetrina internazionale per eccellenza del panorama ciclistico.

“La Strade Bianche– afferma Gianluca Bellini, membro dello staff di Eroica – insieme alla Liegi-Bastogne-Liegi e la Parigi-Roubaix, è una delle competizioni più seguite al mondo. Vedere questi eroi che si danno battaglia tra la polvere e la strada è sempre un gran fascino. In questi giorni Siena si appresta a essere la punta di diamante del ciclismo mondiale. A renderla così incredibile è ovviamente la durezza del percorso e la bellezza mozzafiato di Siena e la sua provincia”.

“L’unico appunto che mi sento di fare – continua Bellini – è quello relativo alla poca informazione che viene fatto su un appuntamento di fama mondiale. Forse dovremo acquisire più consapevolezza sulle opportunità che una competizione come questa può portare a tutta Siena. Fare, per esempio, come il carnevale di Viareggio, pubblicizzando al massimo l’evento e attirare il maggior numero di persone in città. Insomma, la Strade Bianche è un evento troppo importante, Siena deve essere conosciuta anche per questo”.

Gianluca Bellini è stato presidente del Pedale Senese e adesso membro dello staff di Eroica, altro evento ciclistico importantissimo. Ma oltre a questo è anche un grande appassionato e intenditore di ciclismo grazie al suo legame con Uae team Emirates, che vede al suo interno atleti come Pogacar, già vincitore del Tour de France, Ulissi e Formolo, tanto per citarne alcuni.

“Vedere atleti e appassionati fare i giri di ricognizione mette sempre emozione – osserva – poi vederli sfrecciare al seguito delle ammiraglie ti lascia letteralmente il fiato sospeso. Qua vengono giornalisti da tutto il mondo per prendere parte alla Strade Bianche, a volte ho come la sensazione che non ci rendiamo conto del potenziale che abbiamo in mano. Lasciamo troppo spazio alle polemiche sterili come i disagi del traffico a causa della corsa, senza pensare che in quel momento sta andando in scena uno degli eventi sportivi più importanti del mondo. Grazie a Franco Rossi, presidente di Eroica, ho avuto la possibilità, in questi giorni, di poter parlare con Bramanti e Alaphilippe, entrambi sono galvanizzati dal poter tornare a correre la Strade Bianche”.

“Purtroppo, ci saranno anche alcune assenze a causa di infortuni e Covid-19 – conclude Gianluca Bellini – prima fra tutti quella di Bernal, ancora alle prese con il brutto infortunio subito durante gli allenamenti. I gruppi professionisti hanno un’attenzione spasmodica verso l’emergenza sanitaria ma in questo momento non è facile proteggersi. Il mio augurio è quello di assistere a una bella gara, all’insegna dello sport genuino come il ciclismo insegna. Ovviamente, sarò di parte, ma vedere un’atleta Uae con le braccia al cielo sarebbe il sogno più grande”.

Niccolò Bacarelli