Dopo numerose segnalazioni al 113, la polizia di Stato ha rintracciato e denunciato il ghanese di 31 anni, successivamente espulso.
Non ci voleva credere che stavolta sarebbe stato avviato alle pratiche finalizzate all’espulsione certa il cittadino straniero che è stato rintracciato e denunciato dalla polizia di Stato.
Non è stato facile in effetti predisporre l’espulsione e il successivo accompagnamento al Centro Per il Rimpatrio di Brindisi del ghanese di 31 anni che da tempo i poliziotti senesi tenevano d’occhio. In particolare gli agenti delle volanti della questura di Siena l’hanno rintracciato nei pressi di un noto centro commerciale del capoluogo, dopo alcune telefonate giunte al 113, con le quali diversi cittadini hanno segnalato alla sala operativa degli extracomunitari che disturbavano chiedendo con insistenza l’elemosina.
Raccolte le descrizioni dello straniero, i poliziotti hanno subito capito di chi si trattava, dato che è una persona conosciuta alle forze dell’ordine. Poco dopo l’hanno individuato e gli hanno chiesto un documento, ma l’uomo si è rifiutato di fornire le proprie generalità , riferendo anche di non essere in possesso di un documento, con il chiaro intento di eludere il controllo.
A quel punto gli agenti l’hanno accompagnato in questura, anche per procedere al foto segnalamento da parte della polizia Scientifica e, approfondendo i riscontri, hanno verificato che si trattava proprio della persona a loro conosciuta, peraltro destinataria di due provvedimenti di divieto di ritorno, emessi dal questore Maurizio Piccolotti, per i Comuni di Siena e Monteriggioni, evidentemente adottati in quanto ritenuto pericoloso per l’ordine e la sicurezza pubblica.
Effettuati gli accertamenti del caso, appurato che si trovava anche in posizione irregolare sul territorio nazionale, lo straniero è stato denunciato e messo a disposizione dei colleghi dell’Ufficio Immigrazione per l’espulsione.
Immediatamente i poliziotti si sono attivati per richiedere al Ministero un posto al Centro per il Rimpatrio, finalizzato all’acquisizione di un documento valido per la successiva espulsione dall’Italia, richiesta che è stata accolta con la riserva di un posto al CPR di Brindisi.
Una volta perfezionati gli adempimenti necessari ed acquisito il nulla osta dall’Autorità Giudiziaria, il Prefetto di Siena ha emesso il decreto di espulsione nei suoi confronti cui è seguito l’ordine di accompagnamento del Questore e i poliziotti l’hanno condotto al Centro della città pugliese.