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Studentato e parcheggi in viale Sclavo, con la variante si accelerano i tempi. Ma resta incerto il futuro del palazzetto

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Il destino del palasport di viale Sclavo è ancora sospeso tra ristrutturazione e nuova costruzione. A stabilirlo è la variante semplificata al piano operativo approvata oggi dal Consiglio comunale, che rivede le regole del piano attuativo PA06.01 e apre alla possibilità, in caso i costi di adeguamento antisismico risultassero troppo onerosi, di procedere con la demolizione e la ricostruzione di una nuova struttura sportiva, sempre all’interno del perimetro Mens Sana. Una scelta che fino ad oggi non era prevista.

La delibera è passata con 20 voti favorevoli, 6 contrari e un’astensione (27 i consiglieri presenti) e segna un passaggio chiave per il futuro assetto di un’area strategica della città. La decisione principale è la separazione dei tre interventi previsti: riqualificazione del palasport, realizzazione dello studentato e creazione della nuova area di sosta per auto e camper. Questa scelta permette di accelerare i tempi per studentato e parcheggio, senza dover attendere le lunghe valutazioni e gli esiti incerti legati all’impianto sportivo.

Il piano attuativo di viale Sclavo interessa un’area complessiva di 77.105 metri quadrati e punta a un ridisegno complessivo della zona, con nuove funzioni e servizi. La superficie edificabile resta fissata a 8.000 metri quadrati per lo studentato (area “E4”) e a 1.000 metri quadrati per le strutture direzionali e di servizio (ora “E1”). Viene invece ampliata a 5.000 metri quadrati la possibilità di edificazione per un nuovo impianto sportivo coperto (“S2D”), a sostituzione della semplice palestra prevista in origine.

Accanto agli interventi principali, la variante conferma anche una serie di opere collaterali: un parcheggio multipiano pubblico (anche in versione “Fast-Park”) a servizio sia delle auto sia dei camper, l’adeguamento della viabilità di accesso da via Giovanni Paolo II e viale Sclavo, il potenziamento del tratto di strada del Tiro a Segno e la creazione di un percorso ciclopedonale con sottopasso che collegherà l’area di sosta a viale Sclavo. È previsto inoltre un minimo di 5.700 metri quadrati di verde pubblico, a completamento del nuovo disegno urbanistico.

Il nodo principale resta comunque quello del palasport. La delibera sottolinea le “numerose incognite” che circondano l’intervento, soprattutto in materia di adeguamento antisismico, con costi ancora tutti da stimare. Da qui la scelta di introdurre elasticità: se i costi dovessero risultare troppo elevati, potrebbe risultare “più economico ed efficiente” demolire e ricostruire l’impianto.