Il viaggio di “Va dove ti porta il bus” di Autolinee Toscane è arrivato anche a Siena.
Con la collaborazione dell’Ufficio Scolastico Regionale, hanno aderito a livello toscano 55 classi tra primarie e secondarie di primo grado di Siena, Massa, Carrara, Livorno, Lucca, Pisa, Grosseto, Pistoia, Prato, Arezzo, Firenze. A Siena le classi coinvolte sono le 1^B, 1^C e 1^F della scuola secondaria di primo grado “Cecco Angiolieri”.
Il progetto è finalizzato non solo ad incentivare l’uso dei mezzi pubblici da parte dei più giovani, ma anche a fornire gli strumenti per imparare a muoversi in autonomia, favorire l’immagine del viaggio in bus come un’occasione per acquisire maggiore consapevolezza del valore storico-artistico e turistico della propria città. Sono complessivamente tre gli incontri che ogni classe ha seguito con il supporto di operatori didattici qualificati. In aula sono stati presentati i servizi urbani di Autolinee Toscane e l’organizzazione dell’azienda, valorizzando l’importanza del rispetto delle regole ed i vantaggi dell’utilizzo dei mezzi pubblici che garantiscono anche sicurezza e rispetto dell’ambiente. Tutte le classi hanno avuto modo di sperimentare un’uscita in autobus con il supporto degli insegnanti e dell’operatore didattico in modo da mettere in pratica le regole apprese e per scoprire i luoghi di interesse che grazie alle linee urbane è possibile incontrare.
Durante il viaggio, i bambini animati da un forte entusiasmo, sono saliti sui bus delle linee s3, s6, s10 apprezzando le bellezze artistiche della città senese.
La classe I^ B, partendo dalla fermata Avignone Scuole, ha usato la linea s6 in direzione via Tozzi, dove sono scesi al capolinea. Qui, a piedi, hanno attraversato il centro storico, raggiungendo Piazza del Campo: oltre che i monumenti ed i musei più importanti della città, per poi arrivare a Porta Tufi, dove hanno preso la linea s3 (in direzione Due Ponti). Sono poi scesi alla fermata Battisti, dove hanno potuto fare un altro cambio, riprendendo la linea s6 per rientrare a scuola.
La classe I^C ha utilizzato la linea s6 partendo dalla fermata Avignone Scuole, si è soffermata su alcuni punti di interesse raggiungibili grazie al bus, come la basilica di San Domenico, la chiesa di San Pietro alla Magione, la Lizza e la Fortezza Medicea.
La classe I^F aveva come esigenza quella di sensibilizzare i ragazzi all’educazione civica. Per questo motivo è stato deciso di scegliere un percorso che in momenti e modi diversi toccasse aree intra ed extra moenia, ma che allo stesso tempo costeggiasse luoghi noti della città, anche se di minor interesse turistico. Nello specifico, partendo dalla fermata Avignone Scuole, hanno preso la linea s6 in direzione via Tozzi, dove sono scesi alla basilica di San Domenico. Qui, a piedi, hanno raggiunto via Tozzi, per salire sulla linea s10 in direzione San Miniato, costeggiando San Girolamo in Campansi, Porta Camollia, Le Lupe, la Vecchia Stazione e Largo Salvo d’Acquisto.
Il progetto è gratuito per tutti i partecipanti.
Positivo anche il giudizio dei docenti. Questo il commento dell’insegnante Prof.ssa Francesca Valentini della Scuola Cecco Angiolieri: “Gli incontri e in particolare l’uscita sono stati particolarmente utili, poiché, a eccezione di pochi casi di studenti che utilizzano già le linee urbane per il tragitto casa-scuola, la maggior parte dei ragazzi non usufruisce regolarmente dei mezzi pubblici, fino ad arrivare a qualcuno che non aveva mai preso un autobus (o “tram”, come si dice a Siena) per muoversi in città. Ecco quindi che è stato utile, ad esempio, apprendere della durata del biglietto, delle norme di comportamento sul mezzo, delle modalità per attendere l’arrivo del bus e per salire e scendere in sicurezza. Inoltre, allo stesso tempo, è stata un’occasione preziosa per approfondire la storia della città e scoprire degli angoli e monumenti nascosti”.
Le prof.sse Maria Alberta Cambi e Myriam Giannace concordano nell’evidenziare il valore multidisciplinare del progetto (conoscere i luoghi di interesse del territorio e promozione di un uso consapevole e green della mobilità condivisa) e nell’affermare sia che gli esperti che hanno accompagnato i ragazzi durante questa avventura sono stati meravigliosi, stimolando la loro curiosità e rispondendo a ogni domanda con precisione e pazienza, sia che gli studenti hanno lavorato al progetto con entusiasmo e dedizione, felici di poter compiere un’esperienza reale, e non simulata, da cui trarre un prodotto personale e utile alla comunità.
Così, infine la prof.ssa Cristina Felici, insegnante di sostegno: “voglio sottolineare il valore inclusivo e formativo di questa esperienza anche per uno studente con disturbo autistico che ha partecipato con entusiasmo all’attività, beneficiando del rapporto con i compagni di classe, che lo hanno supportato in una situazione diversa da quella canonica scolastica, e acquisendo spunti utili per la quotidianità e per potenziare il suo percorso verso l’autonomia”.