Falconieri di tutta Italia si sono sfidati sul campo con i loro rapaci, nell’ottava edizione del campionato italiano Enalcaccia per cani da falconeria. Accanto ai falconieri altrettanti cinofili giudicati da due diversi giudici: Giancluca Barone per i falchi e Giorgio Bauli per i cinofili. La manifestazione si è svolta nell’area addestramento cani la Selvetella di Rigutino per tutta la giornata di domenica 27 febbraio. “La tradizione della falconeria, la più antica forma di caccia, è il fiore all’occhiello dell’Enalcaccia Toscana – ha spiegato il coordinatore regionale Enal Caccia Eugenio Contemori – . È partita oltre quindici anni fa per passione tra amici. Negli anni, la manifestazione è cresciuta fino a divenire un evento internazionale tre anni fa, subito prima del covid, con falconieri arrivati dalla Gran Bretagna e da alcuni paesi arabi”.
“Una vera emozione vedere cani e falchi lavorare insieme con i conduttori” ha commentato il giudice cinofilo Giorgio Bauli. “Livello altissimo di falchi da caccia, che hanno volato alti e centrati, colpendo l’obiettivo con grande precisione”, ha detto a fine giornata il giudice dei falchi Gianluca Barone. L’arte della falconeria ha radici profonde anche in Italia, soprattutto nella Toscana medievale e rinascimentale dei tempi di Lorenzo il Magnifico, con testimonianze sia scritte che iconografiche, un esempio l’affresco del buongoverno di Ambrogio Lorenzetti a palazzo pubblico a Siena. Addirittura Dante Alighieri parla con dovizia di particolari della falconeria, ma oggi è sempre meno diffusa. “Spero che questo campionato nazionale stimoli sempre di più gli appassionati ad andare a caccia con i falchi, piuttosto che impiegarli in esibizioni, certo bellissime, ma poco funzionali all’indole del rapace” ha concluso Contemori salutando tutti i partecipanti e invitandoli per il prossimo anno.
Sul podio come miglior cane da falconeria è andato il setter inglese Lerry condotto dall’aretino Antonello Paoli, al secondo e quinto posto il senese Franco Dei con Cina e Febe entrambe Epagneul Breton. Terzo Sandro Rubini con la setter inglese Maya. Quarta Maria dell’Acqua, originaria di Matera ma senese di adozione, titolare dell’affisso Le Dame Rosse con la sua femmina di setter irlandese Nina. Infine una menzione speciale al setter inglese più tipico della manifestazione: un premio dedicato alla memoria di Riccardo Baracchi appassionato di questa razza, che è stato assegnato a Etruscan Maisha di Viola Carignani. Per quanto riguarda i falchi di alto volo, il primo classificato è Fabrizio Iuri con il pellegrino Apollo, secondo Marco Cavozza con il girpellegrino Il Nero, terzo Stefano Zaniol con il pellegrino Shasha, quarto Franco Arceri con il pellegrino Chiochiò, quinto Alessandro Danti con il pellegrino sacro Tommi. Primo classificato per i falchi di basso volo: Andrea Ambrosini con l’astore Iniesta.
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