Suolo pubblico: i commercianti di Sant’Agostino lanciano petizione per riportare i tavoli all’aperto

L’indignazione e la frustrazione dei commercianti per l’occupazione del suolo pubblico è ormai risaputa. Il no dell’amministrazione comunale a far mettere i tavoli fuori dai locali, nonostante la proroga di un anno del Governo, ha fatto andare su tutte le furie i titolari ed uno di questi ha deciso di non restare in silenzio.
Dritan Filaj, proprietario del Bar Enea, proprio due giorni fa ha lanciato una petizione, che ha già raccolto oltre 300 firme. La richiesta è quella di avere una seconda chance, per salvare uno spazio di socialità come Sant’Agostino.

“Il primo obiettivo è quello di raggiungere 500 firme – commenta Filaj – e cercare di far capire al sindaco e a tutta l’amministrazione che ci sono moltissime persone che la pensano come noi. Durante il periodo pandemico, questa opportunità ha rappresentato una boccata d’aria per molte attività commerciali, permettendo loro di continuare ad operare in sicurezza. Tuttavia, la recente decisione di non rinnovare tali autorizzazioni, ha suscitato preoccupazioni, poiché ci limita tantissimo e diminuisce il nostro lavoro”.

Oltre alle difficoltà che si trovano a dover affrontare molti commercianti, nel caso di Sant’Agostino, la paura è quella che lo spazio possa degradare, portando ad un mancato controllo ed una mancata cura dello spazio.

“La presenza di tavolini all’esterno contribuisce alla vivacità e all’attrattiva delle nostre strade – spiega Filaj -, rendendo la città più accogliente per i residenti, i visitatori e gli studenti fuori sede. Per L’assenza di strutture organizzate per la sosta all’aperto, invece, porta a situazioni di degrado, con rifiuti lasciati incustoditi. La gestione degli spazi esterni dai commercianti assicura, invece, pulizia e ordine. Chiediamo che venga concessa una nuova opportunità di sfruttare lo spazio di piazza Sant’Agostino, adiacente al bar Enea, bar Sant’Agata e pizzeria Il prato, nel rispetto di regolamentazioni chiare e precise. Molti colleghi sostengono la nostra causa e speriamo che più persone possibile si aggreghino”.