“Non mi aspettavo una rivoluzione del genere. Sto ricevendo chiamate e messaggi da tutta la mattina, ho il cellulare quasi scarico. Oggi sono passate tantissime persone chiedendomi di rimanere qui”. Basterebbe questa sua frase per raccontare quello che è stata suor Ginetta De Santi per Siena e per i suoi cittadini rimasti ancora increduli dalla notizia: il consiglio della congregazione del suo ordine, quello delle Figlie della Carità di San Vincenzo De’ Paoli, ha deciso di trasferirla a Quercianella, nel comune di Livorno: ” Io sono figlia d’obbedienza, se mi viene chiesto di cambiare, io devo cambiare. Certo è dura andare via ma c’è una necessità e io verrò sostituita, ancora non so quando, ma state tranquilli vi lascio in buone mani”.
Sono stati 21, dal 1997, gli anni in cui suor Ginetta è stata a Siena. Un lunghissimo periodo di tempo durante il quale la religiosa ha speso tutte le sue energie per più bisognosi. Nella sua mensa, nella chiesa di San Girolamo, i poveri trovano il cibo per pranzare e cenare. Era proprio questo servizio offerto ai meno fortunati di Siena che l’aveva resa un punto di riferimento per il territorio. San Girolamo era diventato luogo d’incontro per tutto quelli che volevano aiutare i bisognosi: ” Devo molto alle persone che mi hanno aiutato – spiega suor Ginetta -. Da sola ho due mani, ma con l’aiuto di tanti, siamo riusciti a fare delle cose impossibili”.
Ricordi e molta nostalgia sul suo ventennio passato qui, questi sono i sentimenti che prova mentre parla, ma suor Ginetta è’ comunque un fiume in piena e, ora che a breve si trasferirà nel livornese, è tempo di trarre un bilancio: ” Adesso mettiamo a sedere circa 30-35 persone alla nostra mensa, nel passato ci sono stati momenti peggiori: penso alla guerra in Kosovo. Durante gli anni ho visto aumentare il numero dei senesi che vengono a mangiare – racconta la suora-. Anche questo posto è cambiato molto. Quando arrivai c’era solo una sala, poi abbiamo avuto necessità di accogliere le donne in difficoltà e poi anche i pellegrini. Adesso il posto è molto più ampio e io , a forza di accogliere, sono diventata famosa anche nel Gran San Bernardo”.
Ride scherzosamente, dopo questa sua considerazione, il sorriso però dopo un poco lascia lo spazio alla commozione che nasce al pensiero di dover lasciare una città che ha segnato profondamente il suo cuore. A tutti i cittadini e a chi ancora non si è rassegnato all’idea della suo partenza suor Ginetta dà il proprio saluto finale: “Dico grazie a tutti i senesi perché, se siamo riusciti a fare qualcosa è perché c’è stata collaborazione. Voi dite che è la città a doverci ringraziare però sono io che dico grazie a Siena. Abbiamo fatto qualcosa per i poveri grazie a voi. Vi vorrò sempre bene”.
Marco Crimi
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