“La linea che segue il partito locale è sempre la stessa: il candidato deve essere espressione del territorio”. Così Andrea Valenti, segretario provinciale del Pd, ha commentato quella che sarebbe l’ultima suggestione del centrosinistra alle elezioni suppletive della prossima primavera: candidare nel seggio di Siena.
L’ipotesi che arriva da Roma, e che è stata ripresa da La Repubblica Firenze, agita i dirigenti e i militanti locali. Il significato di Conte candidato per il seggio che elesse l’ex-ministro Pier Carlo Padoan sarebbe chiaro: saldare l’asse elettorale formata dai partiti dell’ormai ex-alleanza giallorossa. Su questo si trova d’accordo anche Valenti, che crede però che nel Senese possa esistere una figura che metta d’accordo grillini e democratici.
“L’alleanza di Governo va rinsaldata, non so però se la scelta di Conte è giusta – prosegue-. Questa provincia è in grado di esprimere persone che possano collegarsi nell’ambito dell’ex-maggioranza”. E sulla scelta del futuro candidato Valenti chiede: “almeno una discussione sul tema”.
Quello di Conte è solo l’ultimo di una lunga lista di nomi che sono trapelati nelle ultime settimane come papabili candidati c’erano quelli  di Enrico Rossi, ex governatore della Regione Toscana e da poco nominato commissario del Pd umbro e anche il capogruppo in Regione Pd ed ex-assessore Vincenzo Ceccarelli . Tra i nomi ‘nazionali’ c’erano quelli del segretario nazionale Nicola Zingaretti e di Gianni Cuperlo
MC