Il day after dopo la decisione di Enrico Letta, segretario nazionale del Pd, di candidarsi nel seggio senese della Camera dei Deputati è caratterizzato dalle reazioni degli schieramenti politici locali.
La scelta dell’ex-professore pisano è stata abbastanza scontata – anche se tutt’altro che facile -, visto che le sue intenzioni erano già note e mancava solamente l’ufficialità della discesa in campo. La sua prima tappa in provincia sarà essere il prossimo sabato: Letta infatti è atteso, nel pomeriggio, a Montalcino, al Complesso di Sant’Agostino, ad un evento di presentazione del suo libro “Anima e Cacciavite. Per ricostruire l’Italia”.
Intanto Youtrend, su Twitter, ha ripreso un sondaggio già pubblicato a inizio giugno. Nelle simulazioni, pubblicate dal magazine, si osserva che, nel collegio uninominale di Siena, il divario tra centrodestra e giallorossi si è ridotto dagli oltre 25 punti percentuali delle politiche 2018 (giallorossi al 59%, centrodestra al 32,3%) a poco più di un 5% (giallorossi al 46,3%; centrodestra al 40,7%).
Nodo alleanze, Europa Verde dice sì al segretario dem
Si è sbloccata l’impasse con Europa Verde, in un primo momento scettica sul nome di Letta. Ginevra La Russa, coordinatrice provinciale di Europa Verde Siena ha fatto sapere che gli ecologisti hanno dato l’ok alla candidatura del segretario dem dopo l’assemblea costituente del partito a Chianciano Terme.
“Letta era presente ed ha aperto al dialogo con noi ribadendo l’importanza della coalizione di centrosinistra, con uno sguardo al futuro delle terre di Siena”, dice La Russa. “Speriamo che anche il Pd locale applichi la stessa inclusione che vorrebbe Letta – continua-, spero di poter parlare presto con Andrea Valenti (segretario provinciale del Pd di Siena ndr.) per andare insieme e portare avanti le tematiche sociali e di tutela dell’ambiente che riguardano anche la nostra provincia”.
La Russa ha chiesto a Letta di visitare un’azienda agricola nel Chianti: “Crediamo che sia meglio visitare queste strutture più che le filiali delle banche – spiega -: nel futuro del nostro territorio c’è la lotta al caporalato, problema presenta anche in Toscana, e la difesa di un’eccellenza come il vino colpito dal cambiamento climatico, ricordiamoci anche che oggi è possibile fare il Sangiovese in Germania…”
Marrocchesi Marzi: “Sfido Letta ad un confronto pubblico, non gli interessa il territorio ma la poltrona”
La presenza di un big di partito che corre per il seggio senese non spaventa Tommaso Marrocchesi Marzi, candidato di centrodestra: “E ‘uno stimolo in più. La mia strategia di ascolto con il territorio non cambia: aumenterò le tappe della campagna elettorale”.
Marzi non si lascia intimidire ma anzi lancia subito il guanto di sfida ad Enrico Letta: “Mi aspetto che venga ‘fisicamente’ qui e lo invito ad un confronto pubblico davanti alle persone: voglio sentire che cosa ha da dire, per esempio sul Ponte delle nove luci o sulla galleria di Pari, scommetto che neanche sa dove sono”. Per il candidato del centrodestra avere come sfidante il segretario dem porta ad alcuni aspetti positivi: “Sono contento della sua decisione, il suo impegno permette al collegio 12 della Toscana(il seggio che comprende anche Siena ndr.) di avere la ribalta nazionale che merita, i problemi delle persone di questi comuni saranno conosciuti da tutto il Paese”. Non manca il j’accuse: “Letta lo attendo nelle piazze e tra la gente, ma ho la sensazione che cerchi la poltrona per garantirsi equilibri parlamentari: il Pd è diviso in mille correnti e l’alleanza con il M5s traballa di continuo”. Ancora Marzi: “Penso più a logiche di potere interne al Pd che a un reale interesse verso i problemi di questo territorio”.
“La sua presenza mi permetterà di chiedergli conto dei danni causati dal suo partito al collegio Siena-Arezzo: dalla Banca, alle infrastrutture, alla sanità”, afferma il candidato di centrodestra che aggiunge: “Non sono stati in grado di fare nemmeno strade e parcheggi, le cose sono cambiate da quando alcuni comuni di questo collegio sono passati al centrodestra – prosegue-. Letta è preoccupato per la tenuta nazionale del Pd: nel suo discorso, in direzione provinciale, si è richiamato a temi che gli hanno fatto soltanto fare gaffe, come i licenziamenti di Gkn o la tassa di successione: non è il momento di frugare nelle tasche degli italiani, peraltro i dem hanno frugato nelle tasche dei senesi riducendo il valore patrimoniale della Fondazione” . Marzi conclude: “Il paese ha bisogno di soluzioni per chi si alza la mattina e si chiede se riuscirà portarsi a casa lo stipendio”
Cenni: “Letta candidato a Siena? Buona notizia per Siena, la Toscana ed il Paese”
Dal Pd intanto è intervenuta la deputata senese Susanna Cenni. Per la parlamentare la candidatura di Enrico Letta “è una notizia positiva per Siena: avere il segretario nazionale a rappresentare Siena, significa accrescere la proiezione delle partite territoriali nel contesto nazionale. È una buona notizia per la Toscana: Enrico è toscano, ne conosce la realtà, le potenzialità, le difficoltà. Rafforzerà la nostra rappresentanza in un momento difficile, ma anche con grandi potenzialità. È una buona notizia per il Paese: è utile che il leader della principale forza politica della sinistra, attorno alla quale si può costruire una alleanza vasta e riformista, sieda in Parlamento e sia protagonista dei passaggi che vivremo nei prossimi mesi”, sostiene Cenni.
Sempre dall’area della sinistra a Letta è arrivato il “buona fortuna” del sindaco di Sarteano Francesco Landi; “Una grande opportunità per Siena e i suoi territori, una grande opportunità per il segretario nazionale ed il centro sinistra che potrà meglio essere rappresentato in parlamento. Orgogliosi del percorso, in bocca al lupo segretario!”
Marco Crimi