Un testo condiviso che fissa, punto per punto, il percorso per la realizzazione del programma del Comune di Siena dal 2011 al 2016. E’ il “Patto per l’occupazione e lo sviluppo economico della città di Siena” deliberato oggi dalla giunta comunale dopo essere stato sottoscritto dall’Università degli Studi di Siena; l’Università per Stranieri di Siena; la Fondazione Monte dei Paschi; la Camera di Commercio di Siena; la Fises; la Confesercenti; la Confcommercio; la Cna; la Confartigianato; la Lega Coop; la Confcooperative; la C.I.A.; la Coldiretti; l’Unione Agricoltori; Federalberghi; Confindustria, Federmanager; Confapi; Cgil; Cisl; Uil; Enoteca Italiana Siena e Promosiena.
“La delibera del Patto per lo sviluppo – afferma il sindaco di Siena, Franco Ceccuzzi – rappresenta un passaggio importante per individuare quei filoni di sviluppo che la città intende condividere con la Provincia, che sottoscriverà il documento nei prossimi giorni, per poi presentarli in maniera unitaria alla Regione Toscana. Il contributo portato dai principali soggetti istituzionali, economici e sociali del territorio, in queste settimane di concertazione, è stato molto importante, offrendoci indicazioni preziose per il futuro. Questo gioco di squadra potrà essere decisivo per attrarre finanziamenti esterni sul territorio comunale e per dare concretezza alle azioni attraverso le quali intendiamo cogliere gli obiettivi presenti all’interno del Patto”.
“La Regione Toscana, infatti, – prosegue Ceccuzzi – sta lavorando alla realizzazione di una serie di protocolli con le Amministrazioni Provinciali ed i rispettivi capoluoghi per individuare i principali progetti su cui investire le proprie risorse destinate allo sviluppo economico ed all’occupazione. Il 13 aprile prossimo presenteremo il protocollo delle ‘Terre di Siena’ per un nuovo modello di governance, mentre il presidente regionale Enrico Rossi sarà nella nostra città il 30 aprile prossimo per confrontarci, in un’iniziativa pubblica, sul Patto per lo sviluppo. L’obiettivo, oltre a quello di finanziare i filoni di crescita per il nostro territorio, è anche di costruire una regia e una visione d’ insieme che trovi nell’ambito regionale la sua naturale collocazione. In questo contesto, il ‘Patto’ costituisce un passaggio importante per condividere insieme alla Provincia le priorità della città e poi presentarle alla Regione. Tra questi filoni di sviluppo quattro, in particolare, sono quelli su cui puntare: ambiente, l’Information Communication Technology, infrastrutture e distretto culturale”.
Siena città verde Nella prospettiva di una città sempre più green i firmatari del Patto, a partire dal Comune, si impegnano a condividere ed assumere le finalità del progetto “Terre di Siena carbon free 2015”. Impegno che prevede: la realizzazione di un piano energetico del comune e un’analisi dell’efficientamento energetico del patrimonio edilizio dell’Ente; la definizione di un piano di risparmio energetico sull’illuminazione pubblica; la realizzazione di un piano energetico dei quartieri periferici (a partire da Progetto Pilota San Miniato) o delle aree produttive della città, puntando al risparmio energetico e all’autoproduzione diffusa attraverso fonti di energia rinnovabili; il libero accesso alla zona a traffico limitato ai veicoli elettrici; la costituzione di un piano della logistica delle merci che ottimizzi i passaggi e favorisca l’uso di mezzi elettrici e la costituzione di una struttura di noleggio di veicoli elettrici in prossimità dei parcheggi scambiatori per favorire l’accesso al centro storico della città.
L’Information Communication Technology l’ICT rappresenta uno dei punti centrali del Patto per lo sviluppo. Per questo i firmatari si impegnano a promuovere un Centro studi di interesse nazionale, con il Comune, l’Università degli Studi e un’azienda leader del settore, dedicato alla tracciabilità fiscale delle operazioni finanziarie. Il Centro avrà come obiettivo quello di identificare modelli e strumentazioni che possano favorire il massimo utilizzo della moneta virtuale, anche per piccoli importi. Le attuali presenze nel territorio senese nel settore della monetica e non solo, potrebbero facilitare il passaggio rapido dalla fase di ideazione a quella di realizzazione del progetto. Siena potrebbe diventare una città ad alta responsabilità sociale, promovendo un settore produttivo determinante per la lotta all’evasione fiscale e in prospettiva del progressivo abbandono del contante per ragioni di costi e di tracciabilità dei pagamenti.
Infrastrutture L’ammodernamento delle strade di grande comunicazione e delle ferrovie per “agganciare” l’alta velocità sono priorità strategiche. Proprio sul fronte del trasporto su ferro l’impegno è quello di siglare un nuovo accordo tra enti locali; Regione Toscana, Rfi, Trenitalia e governo per l’ammodernamento della rete ferroviaria senese. L’accordo dovrà prevedere una riduzione dei tempi di percorrenza, collegando Siena a Firenze in 60 minuti e Siena a Roma in due ore e venti. E’ previsto, inoltre, il completamento del progetto della Stazione come centro di attracco intermodale alla città e la costruzione di una nuova autostazione in via Lombardi. Per quanto riguarda il trasporto su gomma, invece, i firmatari del Patto sosterranno le iniziative già intraprese dalla Provincia per ammodernare la Siena – Firenze, concludere la progettazione Siena – Poggibonsi; avviare il progetto tra Poggibonsi e Firenze. Negoziare con il governo e la Regione un generale ammodernamento non esclude il pedaggio, a patto che le risorse così raccolte siano impiegate per la definitiva realizzazione dell’opera. Il Patto, poi, ribadisce la necessità di completare il raddoppio della Due Mari; monitorare i lavori sulla Cassia nel tratto More di Cuna – Monsindoli; completare la strada che collega Isola d’Arbia con Renaccio; predisporre uno studio di fattibilità redatto che valuti soluzioni tecniche – economiche per dare continuità alla “Strada Fiume” dalla zona della Stazione Ferroviaria sino a Viale Toselli – zona Due Ponti; riorganizzare la rotatoria a Fontebecci e potenziare il numero di parcheggi scambiatori.
Distretto Culturale e Siena 2019 Un altro filone di sviluppo determinante è quello legato al distretto culturale per il quale occorrerà innovare e portare a compimento la progettualità sul Santa Maria della Scala, su cui la città investe da anni e che potrà essere il vero fulcro sul quale costruire la sfida per Siena capitale europea della cultura 2019. Una sfida, questa, che sarà anche occasione per creare nuove forme di comunicazione ed integrazione tra il territorio i suoi abitanti ed un turismo evoluto. Le azioni per rafforzare il distretto culturale dovranno puntare ad attrarre partnership internazionali, coordinare e valorizzare i progetti e i bandi europei; promuovere eventi ed attività con la partecipazione sia locale che internazionale di operatori culturali; rinnovare il turismo trasformandolo da semplice visita ad una esperienza partecipata. Il Santa Maria della Scala, in questa prospettiva, potrà divenire uno dei partner più importanti della candidatura ed accogliere al suo interno alcune delle funzioni culturali legate a questa sfida.