Tac e risonanze magnetiche, in Italia l’ammodernamento slitta di due anni ma la Toscana vuole chiudere entro fine anno

Entro dicembre la Regione punta a mettere a terra l’ammodernamento tecnologico e digitale del sistema sanitario regionale, componente significativa del Pnrr.

L’assicurazione l’hanno data il presidente di Regione Toscana Eugenio Giani e l’assessore alla salute Simone Bezzini dopo che il ministero della Sanità ha posticipato a giugno 2026 la deadline per questi interventi.

“Se non ci saranno interferenze o imprevisti, saremo in grado di rispettare la scadenza originaria ed istallare le centoventi apparecchiature e dispositivi che innoveranno il parco macchinari, ovvero nuove Tac, risonanze magnetiche ed altri macchinari. Gli uffici dell’assessorato e di Estar, che ringraziamo, hanno fatto sì che ogni passaggio procedesse con regolarità supervisionando l’attuazione dell’intervento”, garantiscono i due.

Per il territorio sono stati investiti 67,5 milioni di euro: 41 le apparecchiature già istallate, 38 quelle che saranno collaudate entro settembre per poter entrare in funzione a fine anno.

La lista dei macchinari comprende acceleratori lineari, angiografi, ectomografi, gamma-camere, tac, mammografi, risonanze magnetiche, radiologi fissi.

Nove di questi sono destinati alle Scotte, ventiquattro per la Sud est