“La maglia della Juventus senza le strisce verticali bianconere nella prossima stagione? Ho letto la notizia, spero che sia la terza o la quarta divisa, sembra una maglia del Palio di Siena. Io non l’avrei cambiata ma sono dettagli, la storia è quella. Molti tifosi non sono d’accordo su questa modifica”. E’ l’infelice parere dell’ex portiere della Juventus, Stefano Tacconi, che ha commentato l’addio alla classica casacca a strisce verticali bianconere per la stagione 2019-2020. L’ex campione juventino e azzurro per annunciare il suo dissenso alla forgia della nuova maglia ha utilizzato il paragone con il giubbetto dei fantini del Palio, presumibilmente accostando la nuova divisa della Juve a quello della Lupa: una battuta infelice, tipica di qualcuno che non conosce la storia, la tradizione e la cultura della città di Siena, peraltro fatta utilizzando la parola “maglia” al posto di “giubbetto”. “Sono dettagli – ha poi aggiunto riguardo alla nuova casacca della Vecchia Signora -, l’importante è che la Juventus vinca, la storia però ci dice che la maglia è a strisce, poi però ognuno fa quello che vuole. E’ normale che i tifosi ci tengano a queste cose, le strisce sono quelle che rendono la maglia bianconera riconoscibile in tutto il mondo”, ha concluso.
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