D’ora in avanti, anche i medici di assistenza primaria e continuità assistenziale potranno eseguire test antigenici rapidi sia nei propri studi che nelle strutture messe a disposizione dalle asl. Questo quanto stabilisce l’ordinanza n. 107, firmata oggi mercoledì 11 novembre dal presidente Giani, mirata al rafforzamento delle attività di prevenzione. Tamponi rapidi, quindi, per i contatti al termine della quarantena e per i casi sospetti di aver avuto un contratto stretto. Contestualmente dovrà essere prescritto il test molecolare di conferma dove necessario. Gli esiti dei tamponi saranno poi registrati nei sistemi informativi del sistema sanitario regionale.
L’ordinanza disciplina quanto già disposto dagli accordi presi dall’assessorato alla sanità con le organizzazioni sindacali di riferimento. Si prevede, in via sperimentale, che durante il periodo dell’emergenza, le asl attuino il modello assistenziale h16. Il servizio opererà attraverso centrali di continuità assistenziale in orario notturno (dalle 20 alle 08). Le ore di attività notturne dei medici non impegnati nell’attività della centrale saranno riutilizzate in orario diurno per la gestione dell’emergenza pandemica.
Il servizio di guardia medica rimarrà inalterato in tutte le sedi attive fino alle 24, fine settimana inclusi. Inoltre, il sabato e la domenica la centrale potrà richiedere i tamponi per soddisfare le richieste di tracciamento, garantendo così la continuità del servizio.