Nella rete degli della Stradale di Siena è incappato un autista di un Tir che aveva modificato la centralina del motore per risparmiare e, così, non usare l’additivo diesel “adBlue” con cui si riducono le sostanze inquinanti in uscita dai tubi di scarico, ormai presente su tutti i veicoli di ultima generazione.
È accaduto giovedì scorso, quando una pattuglia ha incrociato e fermato il mezzo a Monteriggioni lungo una strada comunale.
Il conducente, un 43enne originario di Rovigo, aveva caricato dei prodotti di scarto industriale a Civitavecchia , per terminare poi il suo giro presso un centro di raccolta di Casalgrande (RE) ed era sicuro di non essere scoperto. Ma gli agenti, che già da tempo stanno rintracciando camionisti sleali, lo hanno colto in flagranza.
I poliziotti, esperti, hanno subito trovato la cassettina che invia alla centralina informazioni, in questo caso sbagliate, facendole credere che l’additivo era in circolo, mentre in realtà non lo era e provocava la fuoriuscita di gas nocivi per l’ambiente.
L’uomo, vistosi colto in flagranza, essendo senza giustificazioni, ha ammesso il trucchetto.
La Polizia Stradale gli ha, quindi, sequestrato la cassettina, multandolo con 500 euro ed ora il Tir dovrà superare una nuova revisione.
La multa è arrivata nell’ambito della campagna congiunta di sicurezza stradale promossa da Roadpol – European Roads Policing Network sui controlli a TIR e bus.
L’iniziativa, svolta con il supporto della Commissione Europea, si inserisce nel quadro della “Settimana Europea della Mobilità” (12-18 ottobre 2020), con lo scopo di operare una intensificazione dei controlli, effettuati dalle Polizie Stradali di tutta l’Europa, dei mezzi pesanti adibiti al trasporto di merci, degli autobus e dei veicoli destinati al trasporto di merci pericolose, sia di immatricolazione nazionale sia straniera.
Durante le giornate di controlli la Polstrada di Siena ha controllato 65 mezzi pesanti di cui 51 TIR e 11 bus. Per i primi ha contestato 43 infrazioni, per i secondi 14.