“Se non ora quando”, con queste parole Riccardo presenta il suo nuovo ristorante che questa sera farà il suo ingresso tra i locali del centro storico di Siena. Taz arriva in Piazza della Posta, e proprio come la grinta e la forza travolgente dell’omonimo cartone della Warner Bros “il diavolo della tasmania”, la volontà e la passione di Riccardo arrivano a Siena aprendo un varco di speranza per i giovani. La storia di Taz è una storia di coraggio e determinazione, dopo due anni di emergenza sanitaria, una guerra nucleare imminente e un continuo svuotamento dei locali nel centro di Siena, finalmente qualcuno prende il coraggio a due mani, portando novità e freschezza. Questo messaggio arriva proprio da un giovane senese, classe 1998, che senza battere ciglio ha deciso di intraprendere questa avventura.
“In molti mi hanno detto che ho un grande coraggio – commenta Riccardo Grandi, titolare di Taz – ma se non ora quando? Sono giovane, ho voglia e passione per questo mestiere e soprattutto credo molto nella forza dei giovani. Taz sarà un locale adatto a tutti, dal turista che sosta nella nostra città ad ammirare le bellezze, all’universitario fuori sede e soprattutto per i senesi, un popolo che ama la sua città più di ogni altra cosa, proprio come me. Sono stato a Milano e ho girato il mondo in cerca dell’idea giusta, ma ho sempre pensato che il mio locale sarebbe stato qua”.
L’idea di Riccardo parte da una ‘pokeria’ assaggiata in un locale di Milano, ecco che scopia la scintilla e Taz inizia a prendere forma fino ad arrivare a oggi, giorno in cui il locale aprirà le sue porte. Come sempre accade tra i giovani che si addentrano nel mondo del lavoro, i social sono il loro punto di forza e infatti Taz si sta già raccontando attraverso i canali più consueti, come Facebook e Instagram, facendo vedere la trasformazione del locale supportata anche dai tanti amici di Riccardo.
“Per questo devo ringraziare la mia fidanzata – conclude – fosse stato per me non sarei stato così tanto social, è lei la mente di tutto il mondo digitale di Taz. Inoltre, un ringraziamento doveroso va ai tanti amici che mi hanno accompagnato e mi stanno accompagnando in questa avventura, forse è anche questo un punto di forza dei giovani, il supporto reciproco senza chiedere nulla in cambio. Mi sento fortunato e pronto ad intraprendere questa avventura”.
Niccolò Bacarelli