Slc e Cgil Toscana chiedono a Fibercop, principale committente di Telco in Toscana, di “assumersi le proprie responsabilità riassegnando le attività insieme ai lavoratori ad aziende più serie e strutturate”. I sindacati lo chiedono mentre si avvicina un nuovo tavolo ministeriale per il 19 maggio. Per Telco Fibercop “non ha fatto nulla né per la salvaguardia dei lavoratori, né per la garanzia del servizio telefonico nella nostra regione”, proseguono le sigle.
“Il fatto che la clausola sociale ad oggi non esista negli appalti di rete non significa che non possa essere utilizzata per gestire una situazione altrimenti disastrosa, dato che in tutti i suoi ambiti di applicazione ha dimostrato ampiamente la propria efficacia. Tanto più che l’alternativa è l’ennesimo bagno di sangue – si legge ancora-. I lavoratori lo chiedono, insieme ai cittadini, alle amministrazioni, al territorio, perché il diritto alla connessione dei cittadini passa anche attraverso un sistema che tuteli i lavoratori che operano nel settore e attraverso la scelta consapevole di superare un sistema di appalti il cui attuale funzionamento impoverisce sia il servizi che i lavoratori”.
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