“Ora siamo all’ultima curva, l’abbiamo superata e vediamo il traguardo, quindi non fermiamoci, perché il regolamento contro il telemarkenting selvaggio diventi norma a difesa dei consumatori” usa la metafora ciclistica Martina Nardi, presidente della commissione Attività produttive e telecomunicazioni della Camera dei Deputati, per spiegare l’importanza del sì al nuovo regolamento sul telemarketing che la Commissione ha dato mercoledì.
“Da tempo le famiglie chiedono di essere tutelate da azioni aggressive al limite dello stalking di compagnie e aziende private – spiega Nardi –. Il Parlamento, dopo una battaglia portata avanti anche da tante associazioni di consumatori, ha emanato una legge che però è rimasta sulla carta perché mancava il regolamento attuativo. Una serie di norme applicative dei principi contenuti nella legge indispensabile per tradurre in azioni concrete le intenzioni del legislatore. Ora questa impasse è stata sbloccata: dopo il sì dei senatori, ora c’è stato anche il nostro via libera. Questo concretamente significa che il testo ora è sul tavolo del ministero e del governo e quindi può essere approvato e entrare in vigore”.
“Concretamente significa – conclude Nardi – che nessuno potrà più essere vittima di telemarketing e che potrà tutelarsi iscrivendosi all’apposito Registro delle Opposizioni, cioè a un elenco che equivale a mettere l’ avviso “Non disturbare”, valido per tutti e per sempre, davanti alla propria porta di casa. Ma in più chi farà telemarketing selvaggio pagherà multe salate e la responsabilità non sarà soltanto del call-center che fa le telefonate ma anche del committente che sta usando quel call-center. Una misura questa che obbligherà tutte le aziende ad assumere comportamenti rispettosi delle persone e del loro diritto alla privacy”.